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“L’impronta olimpica”: le opere di Milano Cortina 2026 dall’alto

Il cantiere della pista di bob a Cortina d'Ampezzo © Altreconomia-PlaceMarks

A un anno dall’inizio dei Giochi presentati come i “più sostenibili di sempre”, Altreconomia, in collaborazione con PlaceMarks, lancia un progetto che mostra da satellite i reali impatti dei cantieri. Dalla Lombardia all’Alto Adige

Tratto da Altreconomia 278 — Febbraio 2025

Manca un anno esatto alle Olimpiadi invernali di Milano Cortina. Gli organizzatori avevano promesso i Giochi “più sostenibili di sempre”, a costo zero per il contribuente e con un’eredità (legacy) nel segno dell’interesse pubblico.

Con il progetto “L’impronta olimpica” sviluppato insieme ai partner di PlaceMarks mostriamo come sta andando, grazie alle fotografie da satellite di alcuni dei siti dov’è in corso la costruzione di impianti sportivi o di strade per mano soprattutto della Società infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 Spa (Simico, ma ci sono anche cantieri Anas o Rfi), il soggetto pubblico cui fa capo appunto la realizzazione delle infrastrutture legate -sulla carta- ai Giochi. Simico ha in pancia oltre 100 interventi per un valore stimato di 3,4 miliardi di euro. Quasi interamente denaro pubblico.

Confrontando il prima e il dopo il risultato è impressionante. Dalla pista di bob di Cortina d’Ampezzo alla variante di San Vito di Cadore della SS 51 (Belluno), da

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