Diritti
Il sindaco condannato per propaganda razzista: chi si vergogna?
Sono passati quasi otto anni dai fatti – una campagna di odio contro "gli zingari" – e il fatto che il più in vista dei sei leghisti condannati anche in terzo grado per propaganda razzista (due mesi di reclusione, più…
Sono passati quasi otto anni dai fatti – una campagna di odio contro "gli zingari" – e il fatto che il più in vista dei sei leghisti condannati anche in terzo grado per propaganda razzista (due mesi di reclusione, più il divieto di partecipazioni a campagne elettorali per tre anni, con pene sospese) sia nel frattempo divenuto sindaco di Verona, è un motivo di tristezza e di preoccupazione.
E’ probabile che per Flavio Tosi la condanna sia una specie di fiore all’occhiello: nei comizi del suo estremistico partito potrà dire d’essere un perseguitato, visto che troverà un uditorio disposto ad ascoltare simili deliri (se ne sono ascoltati più volte). La sostanza è che un dirigente di primo piano di un partito di governo, addirittura il più vecchio fra quelli rappresentati in parlamento, è stato giudicato colpevole di un reato infamante, che farebbe vergognare qualcune persona per bene. Ma Tosi resterà al suo posto, più fiero che mai, e si dovrà vergognare qualcun altro al posto suo.
Viviamo in tempi di razzismo istituzionale – o qualcuno ne dubita ancora? – e una condanna del genere, anziché scandalizzare, viene percepita come qualcosa di residuale. E forse è davvero così: le leggi contro l’incitamento all’odio razziale ci sono, ma restano inapplicate, dato che il paese sta vivendo a tutti i livelli – nella base sociale e nelle istituzioni, dal locale al nazionale – una regressione che a rigore dovrebbe spingere la magistratura a intervenire spessissimo.
Le elezioni europee hanno creato grande turbamento nel continente per il successo di molte formazioni d’estrema destra, che vivono e lucrano elettoralmente sull’intolleranza e l’odio per gli stranieri: la Lega Nord – che è una di queste formazioni – è al governo da tempo, ha decine di sindaci e assessori, guida addirittura il ministero dell’Interno.
L’effetto dirompente del leghismo è stato sottovalutato: ha seminato odio per anni e oggi ne raccoglie – diciamo così – i frutti. Siamo al punto che neanche la condanna di un importante sindaco per propaganda razzista scuote gli animi e le menti.
Nell’allegato l’articolo del Manifesto sulla condanna del sindaco di Verona