Diritti
I militari in piazza e il nuovo regime
Quando una democrazia arriva a schierare l’esercito nelle strade è ancora una democrazia? Il ministro La Russa è riuscito a inserire nel decreto legge sulla sicurezza un emendamento di pretto stampo militarista e autoritario: l’utilizzo dei soldati nei servizi di…
Quando una democrazia arriva a schierare l’esercito nelle strade è ancora una democrazia? Il ministro La Russa è riuscito a inserire nel decreto legge sulla sicurezza un emendamento di pretto stampo militarista e autoritario: l’utilizzo dei soldati nei servizi di controllo e pattugliamento del territorio nelle aree metropolitane.
Ci sono dei precedenti., come la missione “Vespri siciliani” una ventina di anni fa, e negli anni Settanta episodi memorabili come i blindati schierati nelle vie di Bologna in occasione di un famoso meeting internazionale contro la repressione. Erano contesti difficili, con la mafia che imperversava in un caso e la contestazione che friggeva nell’altro.
Oggi non è chiaro quale sia il pericolo. Si dà per scontato che ci sia un’emergenza sicurezza, ma non si dice quale sia il pericolo che i militari dovrebbero affrontare. Forse gli insediamenti ebrei (rom), per i quali sono stati istituiti commissari straordinari? O la cosiddetta immigrazione clandestina, indicata come un fenomeno criminale, per quanto sia composta prevalentemente da colf, operai, muratori e badanti? Ma in che modo i militari dovrebbero agire?
Ovviamente non c’è una “missione” precisa da svolgere. Si vogliono mandare i militari in piazza per stabilire, una volta per tutte, che viviamo in città dove la libertà è condizionata. Si profila un regime solo formalmente democratico in cui i diritti sono concessi dalle autorità, e non garantiti a tutti.
I militari in piazza servono a intimorire ulteriormente le minoranze, a tenere chiusi in casa gli spaventati autoctoni, che nel nuovo clima di intimidazione di stato saranno sempre più paurosi e pronti a rinunciare alle libertà garantite dalla Costituzione.
Il parlamento potrà davvero accettare un’aberrazione del genere? Gli italiani democratici non hanno nulla da dire?