Diritti
Come cambieranno le spese militari nel mondo
Uno studio sottolinea i cambiamenti nelle tendenze di spesa per le armi
La crisi economica, lo abbiamo già detto in altre occasioni, sta iniziando a farsi sentire anche sui capitoli di spesa pubblici legati alla struttura militare che sono tradizionalmente i più "intoccabili" per gli Stati. Paesi importanti (e da sempre "big spenders" nell’ambito della difesa) come Gran Bretagna, Germania e Francia hanno da alcuni mesi annunciato grossi tagli nel settore, così come si apprestano a fare in maniera pesante gli stessi USA sotto la Presidenza Obama. Una proposta che pare addirittura essere accettata anche dai Repubblicani, e far ritornare in auge l’ultimo discorso di Eisenhower in cui si mettevano in guardia gli americani dall’ingordigia del "complesso militare-industriale".
Questa tendenza al risparmio, unita ad una migliore capacità di spesa dei paesi emergenti che spesso si trovano poi nelle aree di maggior turbolenza o conflitto, sta innescando un grande cambiamento nella mappa delle spese miliari mondiali. La situazione, e le sue tendenze per i prossimi anni, è stata analizzata dalla rivista specializzata Jane’s Defence Weekly che ha visualizzato i propri risultati su una cartina che potete vedere riprodotta anche in questo nostro articolo. Gli sposamenti, soprattutto quelli proiettati sul 2015, balzano subito all’occhio e riguardano principalmente un netto calo della quota detenuta dal Nord America (ovviamente si tratta della sola quota USA che attualmente si avvicina alla metà delle spese militari mondiali) a vantaggio della forte crescita – già in corso – dovuta ai paesi del Medio Oriente ed alla Cina. Sono loro i protagonisti di una nuova corsa agli armamenti e non a caso sono proprio queste le aree, in particolare quella dei paesi arabi, ad essere destinatarie sempre maggiori dell’export militare italiano. Emirati Arabi, Arabia Saudita, Algeria, India oltre all’Oman, al Kuwait ed alla Libia sono stati i migliori clienti nel 2010 per l’industria bellica italiana. Che già quindi sta pensando al futuro coccolandosi chi avrà il portafoglio più gonfio per questo tipo di spesa.