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Diritti

CITTADINI DI QUALE M…

CITTADINI DI QUALE MONDO? Impronte digitali, scansione del volto, maggiori controlli sugli scambi via Internet: il pacchetto dei provvedimenti in arrivo in Europa  per l’emergenza terrorismo (http://www.repubblica.it/2004/c/sezioni/esteri/spagnaue/passaporti/passaporti.html) non è molto promettente. Passo dopo passo si profila in tutti i paesi…

CITTADINI DI QUALE MONDO?

Impronte digitali, scansione del volto, maggiori controlli sugli scambi via Internet: il pacchetto dei provvedimenti in arrivo in Europa  per l’emergenza terrorismo (http://www.repubblica.it/2004/c/sezioni/esteri/spagnaue/passaporti/passaporti.html) non è molto promettente. Passo dopo passo si profila in tutti i paesi dell’Unione una crescente compressione della privacy, a scapito dei diritti individuali e della libertà d’espressione del dissenso. Nella riunione dei rappresentanti dei governi europei, l’Italia si è vantata per alcune sue proposte sulla limitazione della circolazione delle persone e sull’espulsione di personaggi ‘sospetti’.

Non è un caso, evidentemente, che il ministro Pisanu voglia appuntarsi simili fiori all’occhiello: il nostro paese già eccelle per le sue misure sull’immigrazione (la Bozzi-Fini in questo senso ha dato una forte sterzata) e scalpita per allinearsi agli ‘amici’ anglo-americani nel favorire controlli e pressioni sempre più forti sugli immigrati presenti nel territorio nazionale. Negli Usa e in Gran Bretagna la nozione di ‘sospettato’ sta silenziosamente assumendo rilevanza giuridica: è sufficiente che le forze di sicurezza includano organizzazioni o persone in proprie liste nere, per ottenere provvedimenti di espulsione o di limitazione della libertà. E’ evidente quanto sia pericoloso attribuire alle forze di sicurezza, o alle stesse autorità politiche, poteri così vasti e indiscriminati. In nome della sicurezza, e sull’onda dell’emergenza dovuta alla guerra e agli attentati, sta appassendo la tradizione giudirica liberale, fondamento delle democrazie occidentali. I nostri governanti sembrano non rendersene conto, o forse sono consapevoli che una stagione storica – quella delle democrazie liberali e dei diritti civili – si è esaurita, per aprirne un’altra, caratterizzata da una lotta globale fra l’Occidente-fortezza e il resto dle mondo.

Siamo proprio sicuri che questa deriva sia inevitabile? Qualcuno ricorda che pochi mesi fa, quando gli usa imposero l’obbligo di prendere le impronte digitali a tutti gli stranieri in arrivo nel paese (salvo gli europei e pochi altri), il Brasile infuriati adottò un provvedimento speculare nei confronti dei cittadini statunitensi. La prima reazione di Washington fu di stupore. Non si aspettavano che qualcuno potesse mettere gli statunitensi sullo stesso piano dei brasiliani e dei cittadini di qualsiasi altro paese del mondo…

 

 

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