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Chi si batte in Europa per abolire la detenzione amministrativa

Illustrazione tratta dal report "Locked up. Stories from immigration detention in Europe" pubblicato da picum.org © Christina S. Zhu

Si moltiplicano in tutta Europa le iniziative, piccole e grandi, che si oppongono al confinamento dei migranti nei Cpr come unica soluzione a una presunta e mai dimostrata invasione. Offrendo ai rinchiusi supporto e assistenza legale

Tratto da Altreconomia 271 — Giugno 2024

Eppure soffia, silenziato ma determinato, il vento che da Madrid a Parigi, passando per Bruxelles e Amsterdam, prova a spazzare via la detenzione amministrativa. Piccole e grandi organizzazioni che, attraverso un’attività quotidiana di sostegno ai trattenuti stranieri e di sensibilizzazione, provano a opporsi a quella retorica xenofoba che si diffonde a macchia d’olio in Europa e vede proprio nel ricorso più diffuso possibile al confinamento la “soluzione” per risolvere la presunta emergenza migratoria. Dal Ruanda all’Albania. Ma tante realtà in diversi Paesi dell’Unione europea non ci stanno.

“Vogliamo abolire qualsiasi forma di trattenimento delle persone migranti”, spiega Anna Sibley, responsabile del settore ricerca dell’organizzazione francese Gruppo di informazione e sostegno agli immigrati. Fin dalla sua nascita, nel 1972, il Gisti si batte in Francia per difendere la libertà di movimento ed è impegnato anche sul tema della detenzione amministrativa. “Non svolgiamo attività d

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