Diritti / Inchiesta
Centri per i migranti in Albania: il gestore italiano Medihospes e la succursale a Tirana
Il braccio operativo della cooperativa sociale romana è una Srl con l’equivalente di poco più di 10mila euro di capitale. Potrà svolgere diverse attività: dai luoghi di confinamento previsti dal protocollo Italia-Albania fino all’accoglienza di migranti stagionali (e non). Il rappresentante legale è Giuseppe Camillo Aceto che detiene il 25% delle quote. Sconosciuti gli altri soci. L’apertura delle strutture è più vicina
Sarà la Medihospes Albania Srl il braccio operativo della cooperativa sociale di Roma che gestirà i centri previsti dal protocollo Italia-Albania la cui apertura, a metà settembre 2024, sembra essere imminente.
È quanto emerge dai documenti della Camera di commercio albanese secondo cui la nuova società sarà responsabile di tutti i servizi legati al funzionamento e alla gestione dei centri per migranti presso le strutture di Shëngjin e Gjader. Un importo pari a 133 milioni di euro -per due anni di gestione- assegnato a inizio maggio 2024 dalla prefettura di Roma. Il Governo Meloni ha recentemente dichiarato che i centri diventeranno operativi a fine settembre.
Registrata legalmente come società a responsabilità limitata il 2 luglio scorso, Medihospes Albania è stata fondata da Camillo Giuseppe Aceto, amministratore della Cooperativa sociale Medihospes in Italia, “regina dell’accoglienza” nazionale (come ricostruito da Altreconomia).
Come illustrato nei documenti rilasciati dalla Camera nazionale dei notai albanese, Aceto sarà l’amministratore di Medihopses Albania per un mandato di cinque anni con possibilità di proroga e avrà il compito di supervisionare le operazioni e la direzione strategica della società. La società ha un capitale sociale di partenza di un milione di Lek albanesi, poco più di diecimila euro (10.041,44) e agirà secondo la legislazione albanese.
Medihospes Albania Srl, con sede nel “Condor Center” di Tirana, secondo l’atto costitutivo svolgerà la propria attività commerciale per oltre trent’anni. L’oggetto sociale dell’azienda spazia lungo una gamma diversificata di servizi e attività -circa cinquanta in totale- simili a quelli forniti dalla Medihospes in Italia: assistenza medica, servizio di accoglienza e attività ricreative per anziani, persone con disabilità, sopravvissuti alla tratta di esseri umani, alla violenza domestica e altri soggetti vulnerabili.
Secondo i documenti ufficiali, Medihospes Albania potrà partecipare a gare e appalti pubblici indetti da enti pubblici o privati in Albania per fornire servizi. Tra le attività previste, la società può offrire strutture di accoglienza e alloggio per i lavoratori migranti (stagionali e non). Questo servizio ha un notevole potenziale commerciale, soprattutto se si considerano i piani del governo albanese di reclutare migliaia di lavoratori filippini e altri lavoratori migranti per il turismo e l’industria manifatturiera, per colmare la carenza di manodopera che il Paese sta attualmente affrontando.
Come annunciato dal primo ministro Edi Rama nell’estate 2024, il governo albanese sta infatti discutendo con le Filippine un accordo che potrebbe vedere 30-40mila lavoratori arrivare dal Paese in Albania per motivi di lavoro.
Il notaio albanese Dritan Gjana ha autorizzato la costituzione di Medihospes Albania. Il nome di Gjana non è sconosciuto. Nel 2019 il quotidiano investigativo albanese Fiks Fare aveva dato conto di diversi uffici notarili a Tirana in cui gli assistenti avrebbero apposto -tramite una procedura illegale- il sigillo e la firma per conto del notaio. Tra quelli coinvolti ci sarebbe anche l’ufficio di Dritan Gjana.
Il 3 luglio Medihospes ha nominato come rappresentante della società Klement Mersini, contabile e attuale direttore del dipartimento finanziario di SIGAL Uniqa Group Austria, un gruppo assicurativo regionale. Secondo i documenti, Mersini è stato autorizzato ad agire per conto della società e a rappresentarla presso il National business center in Albania per il processo di registrazione dell’ente e altre procedure.
Secondo i documenti della Camera di commercio albanese depositati il 12 luglio 2024, infine, solo il nome di Camillo Giuseppe Aceto (come detto al vertice del Cda della Cooperativa Medihospes) è citato come rappresentante della società. Gli azionisti che detengono più del 25% del capitale non sono stati identificati.
© riproduzione riservata