Gli arbitrati internazionali vorrebbero sulla carta dirimere le dispute tra Paesi, imprese o investitori stranieri ricorrendo a un soggetto terzo esterno invece che a un giudice ordinario. Un processo regolato attraverso clausole inserite in contratti e trattati che spesso agevola i colossi a scapito della collettività. A fine aprile un referendum a Quito ne ha confermato il divieto. Non è l’unico Stato coinvolto
Intervista all’avvocata e dal 2022 moglie del giornalista australiano che dal 2019 è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza a Londra con l’accusa di aver divulgato segreti militari statunitensi. In caso di estradizione rischia fino a 175 anni di carcere. “È molto provato ma incoraggiato dal fatto che l’Alta Corte di Londra abbia accettato di ascoltare il suo appello oltreché dal sostegno diffuso tra le persone”
A Cupramontana (Ancona), l’azienda La Distesa ha dato vita a “Spore”, uno spazio per la formazione che lega le scienze della terra al pensiero filosofico. Il 15 e 16 giugno è in programma Fermenti, l’appuntamento che guarda alle fermentazioni a 360 gradi. Nel calendario del 2024 corsi di formazione, degustazioni, laboratori di scrittura creativa e giornalismo narrativo
La seconda edizione del Mip (Mondo in periferia), dal 13 al 15 giugno, è pronta ad attraversare due quartieri di Roma con cultura, giornalismo e comunità. Il festival mira a dare voce alle realtà spesso trascurate dai media mainstream, offrendo una piattaforma a reporter, attivisti e ricercatori locali e da tutto il mondo
I campionati europei di calcio in Germania sono stati presentati dalla Uefa come i più “sostenibili di sempre”. Alcune misure importanti per favorire l’utilizzo di mezzi pubblici da parte dei tifosi nel raggiungere gli stadi sono state adottate ma le federazioni partecipanti sono andate in direzione opposta, preferendo l’aereo anche quando era più conveniente muoversi in pullman o in treno. Il report di T&E
Il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha prospettato a metà maggio la possibilità di ospitare testate nucleari statunitensi nel caso in cui scoppiasse una guerra. Peccato che nel Paese sia mancata una consultazione popolare, come lamenta la Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (Ican). Che richiama poi i Paesi europei a smorzare la tensione e a non alimentare l’escalation verso Mosca
Solo tra ottobre e dicembre 2023 i jet di Tel Aviv avrebbero effettuato qualcosa come 10mila attacchi dall’alto utilizzando cinquemila bombe, in un’area grande un quarto di Londra. Senza i rifornimenti stranieri di combustibile, Stati Uniti in testa, tutto questo non sarebbe stato possibile. L’indagine del centro indipendente SOMO ricostruisce la filiera e le responsabilità. Anche l’Ue è coinvolta ma la trasparenza è scarsa
A inizio giugno il ministero del Turismo guidato da Daniela Santanchè ha pubblicato un nuovo bando al dichiarato scopo di “promuovere l’attrattività turistica” nei comprensori sciistici. Altri 229,5 milioni di euro pubblici senza tenere in conto che la montagna italiana vede sempre meno neve e che le previsioni non sono affatto rosee
Alle mastodontiche elezioni politiche indiane -con 970 milioni di persone chiamate alle urne in sette tornate iniziate il 19 aprile- il partito nazionalista del primo ministro uscente, pur prevalendo, non ha sfondato e anzi ha perso seggi. I temi sociali hanno prevalso rispetto ai toni polarizzanti del governo. Da dove può ripartire l’opposizione nel Paese più popoloso del Pianeta
Il colosso dell’ultra fast fashion tenta di presentarsi ai consumatori come sostenibile e attento ai diritti. Una nuova indagine della Ong Public Eye a Guangzhou, nel Sud della Cina, lo smentisce nettamente. Mentre in Italia continua a operare attraverso una società domiciliata in Irlanda. E non è l’unico paradiso fiscale. L’editoriale del direttore, Duccio Facchini
Nel 2023 la spesa mondiale in armamenti ha raggiunto i 2.443 miliardi di dollari. Un dato senza precedenti e in aumento del 6,8% rispetto al 2022. Si tratta della crescita su base annua più alta dal 2009 trainata da Algeria, Polonia, Finlandia, Ucraina e Russia. I Paesi Nato coprono in ogni caso il 55% della spesa totale
L’insicurezza alimentare nei campus americani e le alluvioni in Brasile, una catastrofe annunciata. E poi la repressione in Iran e la pulizia etnica in Sudan. Mentre in Europa la lobby degli industriali continua a dettare l’agenda politica. Anche in Australia, dove il governo continua a investire sul nucleare