I signori del Male. Il commercio degli armamenti muove, sul piano globale, interessi enormi di tipo economico e politico. Un mondo complesso in cui, nonostante i limiti imposti dalle legislazioni degli stati, mancano controlli a livello internazionale. E in cui gli accordi sottobanco e la corruzione prosperano facilmente
La Gdf scopre l’ombra della camorra dietro le copertura assicurative sanitarie di mezza Italia; l’ex ministro dello Sviluppo economico se la prende col nuovo, che pretende di assegnare le frequenze televisive mediante una "gara". Niente di nuovo dall’Italia, mentre dal resto del mondo arrivano spunti interessanti: gli azionisti di una banca rifiutano un bonus all’ad; gli inglesi mettono in discussione gli sponsor poco etici delle Olimpiadi; Aung San Suu Kyi potrà lasciare la Birmania dopo 24 anni
Intanto a fine febbraio la Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che l’Italia ha violato la Convenzione sui diritti umani nella vicenda di 24 migranti somali ed eritrei respinti in Libia dopo essere stati intercettati in mare. Una sentenza definita “storica” dall’Alto commissariato Onu per i rifugiati.
Lo scorso ottobre il Consiglio federale della Svizzera ha avviato la procedura per vietare la presenza di compagnie militari private sul suolo svizzero. Una decisione importante perché segna una prima, piccola battuta d’arresto per un settore – quello delle società private che forniscono mezzi, logistica e mercenari (i cosiddetti “contractors”) – che negli ultimi anni è cresciuto economicamente come pochi altri. Anche riguardo alla capacità di influenzare le scelte della politica
Sotto la lente: lavoro, editoria, cemento e iPad. E le sale d’attesa delle ferrovie che spariscono.
Senza dimenticare l’Africa tra abbracci scandalosi e conflitti che non si placano.
Privati ai beni culturali, Fiamme gialle nelle agenzie di rating. I "problemi" di chi produce per Apple. La ricchezza degli italiani, le bollette che aumentano e il risparmio dall’efficienza energetica. Senza dimenticare i diritti umani (e gli arresti tra i No Tav). Ecco la nostra rassegna stampa settimanale.
Buone notizie per le associazioni (almeno in posta). Il reato di clandestinità è un flop accertato. La Guardia di Finanza indaga sulle agenzie di rating. E un documentario sulla morte di migranti diretti a Lampedusa. Che nessuno ha voluto salvare.
La svolta rinnovabile è sempre più vicina (ma le frodi sulle emissioni fioccano). Mafia e armi (tra multinazionali e banche) sempre in primo piano. Terzo appuntamento con la nostra rassegna di notizie "altreconomiche".
Dalle reti che controllano il mondo al consigliere leghista, la prima settimana dell’anno sui giornali non è solo manovra governativa e Cortina. Da oggi, ogni lunedì alle 13, la nostra rassegna settimanale.
La "nostra" rassegna stampa: una selezione di notizie "altreconomiche" apparse sulla stampa e sulla rete (nazionale ed estera) che pensiamo debbano essere tenute a memoria. Perché non hanno avuto il giusto peso o perché non possono passare inosservate. L’appuntamento è ogni lunedì alle 13, a partire dal 9 gennaio. Il meglio finirà poi in una selezione che appare sulla rivista, ogni mese (come in questo caso).
Il link diretto è www.altreconomia.it/rassegna
I maggiori istituti italiani finanziano mega-progetti immobiliari, anche se “dubbi”: serve a imbellettare i bilanci, coi soldi dei correntisti. Ecco come
516.615 firme raccolte in 25 giorni di banchetti e iniziative in tutta Italia. Un risultato incredibile anche per noi, raggiunto in poco più di tre settimane grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di cittadine e cittadini dell’acqua pubblica. Dall’estremo Nord…