La pandemia sta già colpendo il sistema alimentare mondiale. Secondo le Nazioni Unite se prima dell’emergenza sanitaria più di 820 milioni di persone soffrivano la fame ogni giorno, l’impatto economico del Coronavirus porterebbe un altro mezzo miliardo di persone nella povertà. Le grandi agenzie del cibo chiedono di agire tempestivamente
L’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione avanza la proposta di rilasciare un permesso di soggiorno per “ricerca occupazione” di durata annuale ma rinnovabile. Uno strumento che permetterebbe di rendere titolari di diritti tutti i cittadini stranieri attualmente in condizioni di precarietà lavorativa e giuridica, includendoli anche nei percorsi sanitari di prevenzione e cura. Centinaia le adesioni all’appello
Indagini dentro e fuori l’Italia, inchieste giornalistiche, scandali internazionali: valgono poco, anche questo esecutivo infatti ha confermato la fiducia in Claudio Descalzi e nel suo “modello” di Eni. Una decisione che per Re:Common è contraria agli interessi nazionali e minerebbe la credibilità del Paese sui mercati. Ecco perché
Il 7 aprile scorso il governo ha decretato di non assegnare un porto alle imbarcazioni straniere che abbiano salvato delle persone da un naufragio. Non si tratta della chiusura dei porti ma il provvedimento presenta numerose criticità e solleva seri dubbi sulla sua conformità alle Convenzioni internazionali. L’Asgi ne chiede la revoca: “La cultura dei diritti umani non può essere messa in discussione”
Dalla spesa a domicilio alla distribuzione delle mascherine per prevenire il contagio da Covid-19: sono molte le attività organizzate delle amministrazioni che fanno parte dell’Associazione Comuni Virtuosi, la rete che unisce i comuni che lavorano per una gestione sostenibile del territorio. Ma non bastano: è necessario iniziare a riflettere su come affrontare la fase due, ripensando i modelli produttivi e il rapporto con le risorse naturali
Superata apparentemente la fase dell’emergenza Coronavirus, Pechino sta inviando materiali sanitari ai Paesi colpiti dall’epidemia, Italia inclusa. Un uso del “soft power”, la politica della persuasione, che mira a cambiare la narrativa per presentarsi come nazione responsabile e guaritrice. Intervista a Giulia Sciorati, ricercatrice Ispi e dottoranda in studi internazionali all’Università di Trento
Dalla Grecia alla Bosnia, passando per la Serbia, le misure di contenimento per l’emergenza Covid-19 hanno avuto gravi ripercussioni sulla vita delle persone dentro e fuori i centri di accoglienza. Le testimonianze dei volontari e operatori umanitari rimasti e dei richiedenti asilo
Dal diffondersi dell’epidemia, sono state segnalate aggressioni e arresti di giornalisti che stavano lavorando sul Covid-19. Una situazione cui si aggiungono leggi e decreti, come il caso dell’Ungheria e della Serbia, che hanno posto restrizioni e limitato il lavoro della stampa
Dai decessi nelle RSA ai contagi tra i medici di base, dai dispositivi di protezione ai flussi da e verso le residenze per anziani: le ATS e le ASST lombarde hanno negato il nostro accesso agli atti con provvedimenti “fotocopia”. Allo stato i dati non sarebbero aggregati. Agnoletto: “Il rifiuto è di estrema gravità”. Tognoni: “Questa mancanza è frutto della progressiva svendita della sanità al mercato”
Il gruppo bancario continua a sostenere società impegnate nella realizzazione di nuove centrali e miniere a carbone. Alla vigilia dell’assemblea dei soci, Re:Common e Greenpeace smontano la presunta svolta “green” del colosso
Daniele Blaseotto è medico di medicina generale a Lecco. Qualche settimana fa è stato colpito dal virus, come tanti suoi colleghi, e se l’è vista brutta. “Chi doveva stare attento ai rischi e mettere in sicurezza il sistema sanitario che doveva proteggere e curare le persone non l’ha fatto”
All’inizio di marzo due persone sono state uccise sul confine tra Grecia e Turchia, dopo che la polizia schierata da Atene ha sparato per respingere chi cercava di attraversare la frontiera. Amnesty International ha ricostruito le violenze contro i migranti, derubati e riportati in Turchia senza potere presentare la domanda di asilo