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Diritti

Caro Fazio, ecco 10 domande per Manganelli

Fabio Fazio, in una delle passate puntate, ha annunciato che avrà come ospite a "Che tempo che fa"  il capo della polizia Antonio Manganelli. Sappiamo come rischiano di andare queste cose. L’intervista toccherà temi generali, si eviteranno le questioni vere, se…

Fabio Fazio, in una delle passate puntate, ha annunciato che avrà come ospite a "Che tempo che fa"  il capo della polizia Antonio Manganelli. Sappiamo come rischiano di andare queste cose. L’intervista toccherà temi generali, si eviteranno le questioni vere, se non per dare l’opportunità al potente stavolta di turno di dire la sua senza contraddittorio. Di solito va così.
A fini preventivi, abbiamo inviato a Fabio Fazio una lettera con l’indicazione di dieci domande vere, relative a Genova G8 e a quel che ha comportato per la polizia di stato e la sua relazione con le istituzioni da un lato e con i cittadini dall’altro.

Sono domande che andrebbero poste a Manganelli. Bisogna far conoscere queste domande, in modo che chiunque ascolti l’intervista con Manganelli – ancora non conosciamo la data prevista – sia quanto meno consapevole delle eventuali omissioni. Siamo convinti che non si possa avere una relazione accettabile con il capo della polizia – nemmeno un’intervista giornalistica o da talk show – senza affrontare questi temi.
Tutto il resto è diversivo.

Gentile Fabio Fazio,
pensando alle migliaia di persone che hanno partecipato dieci anni fa alle manifestazioni contro il G8 a Genova, alla fallimentare gestione dell’ordine pubblico che portò all’omicidio di un ragazzo, ai processi che hanno condotto alla condanna di decine di agenti, funzionari e dirigenti delle forze dell’ordine, le chiediamo di porgere alcune domande al capo della polizia, Antonio Manganelli, che sarà suo ospite in una delle prossime puntate della sua trasmissione e che in questi anni ha evitato di dare spiegazioni soddisfacenti.
Sono questioni che non è possibile eludere, se si vuole dialogare seriamente con il capo della polizia.
 
1. Perché non ha ancora chiesto scusa per le violenze, gli abusi, le calunnie e i falsi compiuti da uomini della polizia alla scuola Diaz, alla caserma di Bolzaneto, in numerosi episodi di piazza, tutti fatti accertati in sede storica?
 
2. Perché non ha ripudiato, come incompatibile con una polizia democratica, il blitz alla scuola Diaz, che fu un violento pestaggio concluso con l’arresto di 93 persone sulla base di prove false?
 
3. Perché i funzionari e i poliziotti responsabili di quegli episodi, non sono stati subito, nel 2001, sospesi dagli incarichi o assegnati a ruoli non operativi?
 
4. Perché non furono avviati, già nel 2001, i procedimenti disciplinari per i dirigenti impegnati nel blitz alla scuola Diaz consigliati dall’ispettore ministeriale, dottor Micalizio?
 
5. Perché i funzionari rinviati a giudizio nel processo Diaz non sono stati sospesi, come indicato dalla giurisprudenza della Corte Europea, al momento del rinvio a giudizio (nel 2004)?
 
6. Perché non stati rimossi nemmeno dopo le sentenze di condanna in secondo grado, nel 2010? (non ci risponda, come ha fatto in passato, che manca ancora il giudizio della Cassazione e quindi non è possibile far niente, perché questa non è una risposta: la Cassazione giudica solo su questioni di diritto e non può certo modificare gli eventi, ormai accertati in sede storica)
 
7. Perché alcuni degli stessi funzionari sono stati promossi a inchieste e processi ancora in corso e anche dopo le sentenze di condanna?
 
8. Perché il funzionario condannato con sentenza definitiva per un episodio che ha coperto di vergogna il nostro paese – l’arresto illegale e il pestaggio di un minorenne, documentato da filmati e fotografie che hanno fatto il giro del mondo – è ancora al suo posto di vice questore?
 
9. Perché la polizia di stato non ha collaborato con i magistrati che hanno condotto le inchieste genovesi, spingendo i pm a parlare di omertà?
 
10. Trova corretto sul piano etico e professionale che 25 imputati su 27 nel processo Diaz si siano avvalsi della facoltà di non rispondere e che nessuno di loro abbia rinunciato alla prescrizione?
 
Vittorio Agnoletto, ex portavoce Gsf, coautore "L’eclisse della democrazia" (Feltrinelli)
Enrica Bartesaghi, presidente Comitato Verità e Giustizia per Genova
Giuliano e Haidi Giuliani, Comitato Piazza Carlo Giuliani
Lorenzo Guadagnucci, coautore "L’eclisse della democrazia" (Feltrinelli)

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