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Benvenuti al Nord: la rivoluzione di Equo Garantito

© Clay Ban

Anche i piccoli produttori e chi lavora con soggetti svantaggiati potranno iscriversi al registro italiano del commercio equo e solidale. La rubrica di Altreconomia a cura di Equo Garantito

Tratto da Altreconomia 240 — Settembre 2021

Nel 2017 l’Assemblea dell’organizzazione mondiale del commercio equo e solidale (Wfto), di cui Equo Garantito fa parte, ha deliberato che anche i “produttori del Nord” che si sottoporranno ad un sistema di monitoraggio, possano diventare organizzazioni di commercio equo e solidale.

Anche in Italia, a seguito di tale decisione, i soci di Equo Garantito hanno attuato una revisione del proprio sistema di monitoraggio, aggiornando le regole che applicano in concreto i principi contenuti nella carta italiana dei criteri del commercio equo e solidale. In questo modo, anche le organizzazioni italiane non profit che svolgono attività di produzione di materie prime e trasformati e abbiano come scopo la creazione di opportunità per piccoli produttori e/o lavoratori economicamente svantaggiati, potranno iscriversi al registro italiano delle organizzazioni di commercio equo e solidale, purché rispettino i criteri e gli standard definiti a livello italiano da Equo

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