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Diritti / Opinioni

Gli attacchi agli ultimi e lo stato di salute della democrazia

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Le 25mila persone appartenenti al popolo rom che oggi vivono in Italia in condizioni di marginalità sono più che mai sotto pressione. La rubrica di Lorenzo Guadagnucci

Tratto da Altreconomia 216 — Giugno 2019

Una decina di anni fa, nel pieno delle campagne mediatiche sulla sicurezza, il governo italiano dichiarò formalmente l’esistenza di una “emergenza rom” nelle maggiori città del Paese, Roma e Milano, senza accorgersi, o forse accorgendosi benissimo ma infischiandosene, di esporre una piccola minoranza di persone a una gravissima discriminazione istituzionale. Si lasciava intendere che i rom, segregati in ghetti sempre più precari e invivibili, fossero un pericolo per la popolazione residente. Sono passati dieci anni e ben poco è cambiato, se non in peggio, per chi continua a vivere nei campi. Non è cambiata la retorica e anche l’attuale governo -nero su bianco nel suo contratto fondativo- ha messo la minoranza rom all’indice, promettendo censimenti, sgomberi e vessazioni. La vera emergenza è dunque opposta rispetto a quella dichiarata: è un’emergenza democratica, se siamo persuasi che la democrazia, più che una forma di governo, è un sistema concepito a tutela delle minoranze. È su ques

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