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Diritti / Opinioni

Tra diritto e barbarie

© Unsplash - Emad El Byed

Israele e l’Occidente respingono i pronunciamenti delle Corti internazionali sulla Striscia di Gaza: la politica sceglie l’arbitrio, l’umanità arretra. La rubrica di Lorenzo Guadagnucci

Tratto da Altreconomia 276 — Dicembre 2024

Stiamo assistendo alla progressiva demolizione del diritto internazionale, all’umiliazione degli organismi concepiti alla fine delle due grandi carneficine mondiali per fornire ai Paesi nuovi strumenti utili a dirimere controversie e raffreddare i conflitti, evitando di ricorrere ancora all’intervento armato, così tipico degli Stati nazionali, ma anche così fallimentare e profondamente iniquo.

Roberta De Monticelli, nel suo libro “Umanità violata” (Laterza, 2024), ha ricordato che “la politica senza il diritto è cieca e criminale”. L’autrice in particolare si riferisce al sostanziale rigetto, da parte di Israele e dell’Occidente, dei pronunciamenti delle Corti internazionali sull’aggressione militare israeliana alla Striscia di Gaza all’indomani dell’eccidio compiuto da Hamas il 7 ottobre 2023 con oltre 1.200 persone uccise e più di 200 sequestrate.

Di fronte al sostanziale annientamento della Striscia, resa letteralmente invivibile, e ai massacri compiuti dall’esercito israelian

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