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Economia / Opinioni

Venditori di energia molto scorretti

© Justin Lim - Unsplash

Dall’apertura del mercato i garanti di concorrenza e privacy hanno pesantemente sanzionato diversi fornitori. Il pessimo esempio delle utility pubbliche. La rubrica di Giacomo Prennushi

Tratto da Altreconomia 273 — Settembre 2024

La vendita dell’energia al mercato finale deve sottostare al Codice del consumo e al Codice di condotta commerciale per la vendita di energia elettrica e di gas ai clienti finali deliberato dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera). Tutti devono poi rispettare il Codice privacy e il Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr) europeo. Le regole sono chiare, però numerose aziende del settore non le rispettano. Ecco i principali provvedimenti degli ultimi dieci anni.

Si inizia nel 2015 con una sanzione di sei milioni di euro complessivi ad alcuni venditori per violazione del citato Codice del consumo: Enel Energia (2,15 milioni), Eni (2,1), Acea (0,6), Hera Comm, GCF Suez Energie, Beetwin e Green Network. Nel 2017 vengono penalizzate Iren, Estra Energie ed Enegan per 1,6 milioni di euro totali per l’attivazione di forniture non richieste. Nel 2018 sono ben 93 milioni inflitti a Enel Energia e 16 ad Acea per abuso di posizione dominante nel tra

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