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Torna Fa’ la cosa giusta!, tra consumo critico e incontri sull’attualità

© Cecilia Nuzzo

“Rendere visibile l’essenziale” è il filo rosso che lega gli eventi della ventesima edizione della fiera promossa da Terre di Mezzo in programma dal 22 al 24 marzo a Milano. Ci sarà anche Altreconomia con il suo stand e con tanti incontri del programma culturale

“Rendere visibile l’essenziale” è il filo rosso che “Fa’ la cosa giusta!”, la fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, intreccia per la sua ventesima edizione in programma dal 22 al 24 marzo all’Allianz MiCo di Milano. Ispirandosi alla famosa frase del romanzo “Il piccolo principe” di Saint-Exupery, la fiera, organizzata dalla casa editrice Terre di mezzo, racconta in otto sezioni tematiche e 32mila metri quadrati di stand le aziende, i servizi e i prodotti ma anche i sogni, i desideri, i comportamenti personali di consumo che fanno il mondo migliore.

Tra le proposte, si conferma la “Fiera dei grandi cammini”: tre giorni di eventi e un’ampia esposizione di stand dedicati alle proposte di cammini, cicloviaggi e turismo consapevole che valorizzano le comunità, i patrimoni territoriali, culturali, naturali ed enogastronomici. Ritorna negli spazi della fiera anche “Sfide – La scuola di tutti” con oltre 70 appuntamenti che offrono formazione certificata a insegnanti e personale scolastico, ma anche a genitori, grazie al coinvolgimento di docenti ed esperti da tutta Italia. “Presenti! Insegnare insieme” è il titolo dell’edizione di quest’anno, per cui si conferma la collaborazione con Edizioni Erickson e il Movimento di cooperazione educativa (Mce). Per partecipare agli eventi di “Sfide” è necessario iscriversi e acquistare il biglietto d’ingresso sull’apposito sito.

Ad accogliere i visitatori sono allestiti due piani di espositori accuratamente selezionati su tutto il territorio nazionale e divisi in diverse aree tematiche. C’è la “Critical fashion”, che ospita produttori di abbigliamento e accessori realizzati con materiali riciclati o di riuso, filati biologici o naturali, materie prime organiche; mentre nella sezione “Abitare green” si possono trovare complementi di arredamento ma anche informazioni sull’energia prodotta da fonti rinnovabili.

Al pubblico vegano è dedicata un’intera area che raccoglie prodotti dall’abbigliamento all’alimentazione; la “Cosmesi naturale e biologica” offre invece prodotti per la bellezza e cura del corpo e della casa. Immancabili “Il pianeta dei piccoli”, attento a prodotti e servizi per la cura del bambino, e “Mangia come parli”, la sezione giusta per chi desidera approfondire con degustazioni e laboratori la conoscenza dei prodotti provenienti da agricoltura biologica, biodinamica, a chilometro zero o della filiera del commercio equo e solidale. I progetti di associazioni, distretti e reti Ong, associazioni di tutela dei consumatori e sindacati sono infine presentati nella sezione “Pace e partecipazione”.

© Lisa_Boccaccio

Durante i tre giorni di fiera si sviluppa poi un fitto programma culturale di incontri, laboratori, mostre fotografiche, degustazioni e spettacoli, per grandi e bambini, a cura di esperti e associazioni. Altreconomia -che sarà presente con il proprio stand presso il padiglione 4, sezione “Cosmesi naturale e biologica- organizza alcuni incontri per riflettere su temi di attualità e per presentare alcune novità della casa editrice.

Chiusi dentro: i campi di confinamento nell’Europa del XXI secolo” è il titolo dell’incontro in programma sabato 23 marzo (dalle ore 13 alle ore 14 presso lo Spazio editori) durante il quale verrà presentato “Chiusi dentro”: un saggio a più mani a cura della rete RiVolti ai Balcani che, attraverso un lavoro d’inchiesta, ricostruisce il processo di esternalizzazione del diritto d’asilo in Paesi terzi messo in atto dall’Unione europea e analizza le ragioni per cui si può parlare dell’esistenza di un sistema internazionale di campi di confinamento. Gli autori raccontano il ritorno dei confini nell’Europa contemporanea e la tutela dei diritti fondamentali approfondendo alcuni aspetti specifici, tra cui il ruolo della tecnologia nella violazione dei diritti, il caso di Frontex, i respingimenti alle frontiere esterne dell’Unione come pratica sistematica e le riammissioni ai confini interni quali forme mascherate di respingimento.

L’agricoltura sarà invece al centro del secondo incontro in programma sabato 23 marzo (dalle ore 16 alle ore 17, Piazza Terre di mezzo) con la presentazione dell’inchiesta di copertina del numero di marzo di AltreconomiaC’è un’altra agricoltura”. Duccio Facchini, direttore della rivista, dialoga con l’autore dell’inchiesta, il foto-giornalista Max Hirzel.

Il terzo e ultimo incontro in programma sabato è la presentazione del saggio “La dieta amica del clima”, un saggio curato da Giuliano Rancilio (ingegnere energetico, dottorando di ricerca in Ingegneria elettrica al Politecnico di Milano) e Davide Gibin (attualmente lavora presso l’Autorità europea per la sicurezza alimentare – Efsa). Il settore alimentare è responsabile di circa un terzo delle emissioni globali: partendo da una panoramica generale, gli autori illustrano lo status quo, in termini di impronta carbonica delle diete dei vari Paesi. In particolare, questo testo si sofferma sui food ranking, che consentono di confrontare l’impatto ambientale di diversi alimenti, e sulle “liste della spesa”, che forniscono consigli pratici per ridurre l’impronta di carbonio delle nostre diete. Durante l’incontro, in programma dalle ore 18 alle ore 19 presso lo Spazio editori, i due autori dialogheranno con Nicola Villa, editor di Altreconomia.

© Camilla Cerea

La giornata di domenica 24 marzo si apre alle ore 13 presso la Piazza della Moda con la presentazione di “Come si fa una comunità energetica (per davvero!). Storie e strumenti utili per le energie rinnovabili” edito da Altreconomia. Un libro che -attraverso le parole dei diretti protagonisti- racconta in che modo si crea una “comunità energetica”: persone e cooperative che si uniscono per produrre insieme un’energia più pulita e democratica, da Retenergie a ènostra.

La Terra che si ammala. Pfas e liquami in Lombardia” è il titolo dell’incontro in programma alle 14 prezzo la Piazza Terre di mezzo al quale la giornalista Cecilia Fasciani -autrice di un’inchiesta pubblicata da IrpiMedia dedicata all’inquinamento causato dai liquami in Lombardia- dialogherà con Giuseppe Ungherese, responsabile Campagna inquinamento di Greenpeace e autore del saggio “Pfas. Gli inquinanti eterni e invisibili nell’acqua. Storie di diritti negati e cittadinanza attiva” edito da Altreconomia. Modera Nicola Villa, editor della casa editrice. Dalle 15 alle 16, sempre presso la Piazza Terre di mezzo è in programma “Guernica a Gaza”, un’occasione per riflettere sull’attualità e sui trent’anni di illusione tra Israele e Palestina con Anna Maria Selini, giornalista, autrice del podcast “Oslo 30. L’illusione della pace” di Altreconomia.

E l’offerta del programma culturale di Fa’ la cosa giusta! non si ferma qui. Segnaliamo, tra i tanti appuntamenti, la mostra “I migranti mappano l’Europa”, un progetto che raccoglie a oggi più di 200 mappe -da Milano a Napoli, da Bologna a Rovereto- di città che sono rappresentate attraverso lo sguardo dei migranti cui è stato chiesto di tratteggiare i luoghi più significativi, i percorsi più frequenti, gli spazi abitati, i punti scelti come riferimenti e quelli considerati invece inaccessibili. La mostra è il frutto di un lavoro di ricerca iniziato dieci anni fa da Nausicaa Pezzoni, architetto e urbanista, e pubblicata nel libro “La città sradicata. L’idea di città attraverso lo sguardo e il segno dell’altro”

100 Afriche” è il titolo della mostra fotografica organizzata dalla rivista Africa e che raccoglie centro immagini simbolo del “continente vero” pubblicate dal magazine per illustrare articoli e reportage che raccontano splendori e orrori, angosce e speranze. Un lavoro corale e controcorrente firmato da giornalisti e fotografi impegnati a svelare storie e notizie ignorate da tv e stampa mainstream. Un invito a guardare all’Africa con occhi nuovi.

O la borsa o la vita. Banche e finanza internazionale: i peggiori nemici del clima” è il titolo del saggio (edito da Ponte alle Grazie) in cui Andrea Banares, ricercatore presso la Fondazione Finanza Etica, svela le contraddizioni di un sistema che si prefigge il massimo profitto nel minore tempo possibile e allo stesso tempo si sbraccia per dichiarare la propria compatibilità ecologica. È oramai assodato che per mantenere il riscaldamento globale entro limiti accettabili la gran parte delle scorte note di combustibili fossili vanno tenute sottoterra: ma le quotazioni di Borsa delle maggiori imprese del settore dipendono proprio da quante scorte potranno essere estratte e bruciate. Mantenere gli impegni sul clima potrebbe avere ripercussioni molto pesanti sui mercati finanziari, e tra tutelare le borse o proteggere la vita i governi e le istituzioni sembrano avere imboccato la strada del disastro climatico. L’incontro è in programma domenica 24 marzo dalle ore 14 alle ore 15 presso lo Spazio editori.

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