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Europei 2024, l’occasione persa dalle squadre per tagliare le emissioni negli spostamenti

© Peter Glaser - Unsplash

I campionati europei di calcio in Germania sono stati presentati dalla Uefa come i più “sostenibili di sempre”. Alcune misure importanti per favorire l’utilizzo di mezzi pubblici da parte dei tifosi nel raggiungere gli stadi sono state adottate ma le federazioni partecipanti sono andate in direzione opposta, preferendo l’aereo anche quando era più conveniente muoversi in pullman o in treno. Il report di T&E

Germania-Scozia del 14 giugno apre i campionati europei di calcio 2024, la competizione sportiva più sostenibile finora organizzata, stando agli annunci della Uefa. Ma se le nazionali che vi prenderanno parte adottassero scelte davvero sostenbili in tema di spostamenti per raggiungere gli stadi per le partite, si potrebbero risparmiare 1.100 tonnellate di CO2, 200 volte l’impronta di carbonio di un cittadino europeo in un anno. E mostrare soprattutto a tifosi, sponsor e istituzioni come rendere il più possibile sostenibile un grande evento sportivo.

Lo ricostruisce uno studio di Transport & Environment (T&E), la Federazione europea dei trasporti e dell’ambiente, che ha provato a quantificare le emissioni climalteranti per ogni squadra partecipante al torneo ospitato in Germania.

“Le nazionali e i loro giocatori dovrebbero cogliere l’opportunità di Euro 2024 per promuovere scelte di mobilità sostenibile e ridurre le loro emissioni di viaggio -si legge nel reportUefa Euro 2024: which country will champion the climate?’-. Gli sforzi compiuti dalla Uefa e da alcune squadre per ridurre l’impronta della competizione non dovrebbero essere un’eccezione. Il piano di sostenibilità di quest’anno dovrebbe essere il primo di molti altri che verranno. I grandi tornei sportivi che mobilitano folle numerose hanno un’enorme responsabilità nella loro capacità di dare l’esempio e di ispirare i milioni di tifosi, gli sponsor e le istituzioni coinvolte”.

Lo studio è stato realizzato nell’ambito dell’inziativa Travel smart, che punta a ridurre le emissioni dei viaggi aerei aziendali del 50% rispetto ai livelli del 2019. “Gli organizzatori si sono impegnati a fondo per diminuire le emissioni dei trasporti durante il torneo, rendendolo il campionato europeo più verde di sempre. Questo dimostra che cosa si può fare -ha affermato Erin Vera, responsabile della campagna-. Purtroppo le squadre non hanno ancora seguito l’esempio”.

È stato infatti stimato che l’80% dell’impronta di carbonio della competizione sarà costituita dai trasporti. Per ridurle la Uefa ha stretto un accordo con Deutsche Bahn, la compagnia ferroviaria tedesca, che prevede l’offerta di biglietti nazionali di andata e ritorno a prezzi convenienti per chi andrà allo stadio e di pass Interrail sovvenzionati per i tifosi provenienti dall’estero. Ha inoltre raggruppato geograficamente le partite della fase a gironi per ridurre i tempi di viaggio e le relative emissioni (in questa mappa realizzata da Altreconomia si possono vedere la posizione degli stadi che ospiteranno le partite e le città in cui sono dislocati i ritiri delle squadre).

T&E, insieme alla campagna Travel smart e ad altre 18 organizzazioni, ha inviato lettere ufficiali a 13 federazioni calcistiche per chiedere dettagli sui loro piani di viaggio per il torneo, incoraggiandole a ridurre la propria impronta ecologica. A fine maggio erano state tre le squadre che avevano risposto: i padroni di casa della Germania, che hanno confermato di non utilizzare l’aereo durante i gironi del torneo, il Portogallo, che si sposterà almeno una volta durante la prima fase del torneo, e la Svizzera, che utilizzerà treni e autobus sia per raggiungere il ritiro sia per tutta la durata della competizione.

In base alle poche risposte ottenute (Figc non pervenuta) sono stati sviluppati due scenari e si sono confrontate le rispettive emissioni per i trasporti. Nel primo, la maggior parte delle nazionali si sposterà in aereo mentre nel secondo si è ipotizzato che le squadre eviteranno di volare, tranne che per i viaggi considerati “lunghi” (tipicamente per raggiungere il ritiro dal proprio Paese).

Per arrivare in Germania molte nazionali devono infatti affrontare un lungo viaggio, quindi lo spostamento in aereo è considerato l’opzione più pratica. Tuttavia, per diverse squadre potrebbe esistere un’alternativa più ecologica per raggiungere il proprio ritiro. È il caso, ad esempio, dell’Austria (8 ore e 30 di treno, 7 ore e 30 di pullman), del Belgio (4 ore e 30 di treno, 6 ore di pullman), della Francia (6 ore di treno, 7 ore e 30 di pullman) e della Svizzera (4 ore di treno, 3 ore e 40 di pullman). Se le squadre che potrebbero ragionevolmente viaggiare in treno o in pullman verso la Germania applicassero questa strategia, ridurrebbero le emissioni del 25%, risparmiando quasi 270 tonnellate di CO2. Una quantità pari a 50 volte l’impronta di carbonio annuale di un europeo medio.

Un ulteriore contributo nel limitare gli spostamenti in aereo viene dal fatto che molte partite si terranno nella stessa Regione, evitando così viaggi a lunga percorrenza: ben venti incontri saranno giocati nei quattro stadi di Colonia, Gelsenkirchen, Dortmund e Düsseldorf, situati in un raggio di cinquanta chilometri. Di conseguenza anche diverse sedi dei ritiri delle squadre (come quelli di Italia, Francia, Portogallo e Inghilterra) sono situati vicini a quest’area. Inoltre, il 65% dei viaggi che le nazionali dovranno compiere durante la fase a gironi può essere effettuato in meno di tre ore di pullman o di treno. Pertanto, la maggior parte degli spostamenti può essere effettuata senza ricorrere all’aereo. Se le squadre nazionali decidessero di evitare completamente i voli per le loro trasferte durante la fase a gironi, si otterrebbe così un risparmio del 95% delle emissioni per questa fase della competizione, ovvero più di 840 tonnellate di CO2. Questa quantità equivale a più di 150 volte l’impronta di carbonio annuale di un europeo medio.

C’è poi un approfondimento sulle sei quadre considerate favorite nel raggiungere la fase eliminatoria finale (Belgio, Inghilterra, Francia, Germania, Portogallo e Spagna). Utilizzando il trasporto stradale e ferroviario per raggiungere gli stadi dove si terrà la fase finale della competizione le federazioni risparmierebbero 90 tonnellate di anidride carbonica. In totale una scelta sostenibile da parte delle squadre porterebbe a una riduzione del 57% di tutte le emissioni, pari a 1.100 tonnellate di CO2, 200 volte l’impronta di carbonio annuale di un cittadino europeo.

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