Altre Economie
Una radio un po’ speciale
Debutta sul web Radio Magica, una piattaforma online dotata di webradio per bambini e ragazzi da 0 a 13 anni, realizzata da Fondazione Radio Magica Onlus. Il portale nasce per stimolare la capacità d’ascolto dei più piccoli, diffondere la cultura dell’ascolto attivo e creare nel tempo una biblioteca multimediale gratuita di prodotti belli, ricchi e adatti alle esigenze di ciascun bambino, compresi quelli con bisogni speciali.
Un luogo dove strumenti per favorire l’accessibilità, come la lingua dei segni, non vengano presentati come la soluzione per chi non potrebbe altrimenti godere di una favola, ma come qualcosa di prezioso per tutti, quanto qualsiasi altra lingua o linguaggio.
Il progetto nasce nel 2010 dall’idea di Elena Rocco, ricercatrice presso il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, specializzata in reti d’impresa e meccanismi di coordinamento e collaborazione relativi ai processi di innovazione e sviluppo. Dopo un post dottorato all’Università del Michigan, Elena ha fatto ritorno in Italia ed è diventata mamma di un bambino affetto da una sindrome genetica rara. Attraverso questa esperienza ha avuto modo di conoscere la storia di tanti altri genitori che, come lei, si trovavano a fare i conti con la scarsità contenuti e risorse per bambini con e senza bisogni speciali.
Da qui l’idea di utilizzare le proprie conoscenze per creare un bene collettivo: qualcosa che potesse colmare almeno in parte questo gap e mettere ogni bambino nella condizione di accedere a strumenti gratuiti, sfruttando la rete e le tecnologie digitali. Nel 2011 ha concluso uno studio di oltre due anni su più di 200 programmi radiofonici per bambini nel mondo, a maggio 2012, con l’aiuto di alcuni imprenditori, professionisti del ramo infantile e della Fondazione Paideia Onlus, innamorati del progetto, ha dato vita a Fondazione Radio Magica Onlus.
Nello stesso periodo sono nate la redazione, costituita da giovani professionisti del settore radiofonico e audio-visivo, e l’equipe tecnico-scientifica del progetto: un gruppo di lavoro di esperti dell’età evolutiva (pediatri, neuropsichiatri, psicologi, logopedisti…) desiderosi di partecipare al progetto con le proprie competenze.
“È ormai risaputo che i bisogni dei bambini crescono esponenzialmente, mentre le risorse sono sempre più scarse.”spiega Elena Rocco. “Radio Magica vuole essere un esempio concreto dell’applicazione del moderno principio della open innovation al terzo settore. Secondo il paradigma coniato da Henry Chesbrough, la creazione di valore dipende, oggi, dalla capacità dei soggetti di intrecciare conoscenze interne ed esterne, dando vita a beni e servizi innovativi, in grado di soddisfare al meglio le esigenze dell’utente finale. Radio Magica crea valore intrecciando conoscenze relative a branche di ricerca diverse delle età evolutive e dei bisogni speciali, realizzando prodotti didattici basati sul gioco, l’ascolto e lo storytelling, facendo leva sulla multidisciplinarietà del gruppo di lavoro.”
L’obiettivo è, quindi, quello di alimentare un continuo scambio di conoscenze tra gli esperti di disturbi specifici dell’apprendimento, comunicazione aumentativa, autismo,… e i giornalisti, tecnici, videomaker che fanno parte della redazione, per offrire servizi e prodotti di qualità, adatti a tutti.
Radio Magica proporrà da dicembre un portale (www.radiomagica.org) con una web radio e contenuti on-demand. La web radio aprirà la sua programmazione con due ore di palinsesto, dedicate all’inverno e alle festività natalizie: racconti (tra cui fiabe tradizionali rumene e alcuni racconti della tradizione ebraica), filastrocche, libri e musica, selezionati con l’aiuto di Nati per leggere e della Scuola elementare della Comunità ebraica di Trieste.
Verranno messi in onda testi realizzati da piccole o medie case editrici nazionali, associazioni, fondazioni, musei, scuole o confezionati dalla stessa redazione. Da gennaio il palinsesto verrà arricchito di mese in mese, aumentando la propria proposta anche in termini di tempo. Ci saranno audiostorie provenienti da tutto il mondo, programmi radiofonici dedicati alla musica, alla natura, alle scienze, all’arte… e un appuntamento serale per i grandi: una trasmissione di approfondimento giornalistico sulle tematiche più importanti legate al mondo dell’infanzia, con ospiti in studio.
Il contenuti on-demand saranno distribuiti all’interno di quattro casette – il sito apparirà come un piccolo villaggio – corrispondenti a quattro diversi livelli di maturazione del bambino. Con l’obiettivo di non categorizzare l’utente, le fasce d’età non saranno esplicitate: le immagini, realizzate da Giulia Terragni, una giovanissima illustratrice freelance, sotto la supervisione di Valentina Mai, sono state confezionate in modo che il bambino e il genitore possano orientarsi con facilità, intuendo a colpo d’occhio il crescente grado di complessità delle casette e dei rispettivi contenuti. Ciascun edificio ospiterà quindi i podcast delle trasmissioni radiofoniche più belle, video-narrazioni con immagini e con la Lingua dei Segni, video e testi con il linguaggio dei simboli WLS (Widgit Literacy Symbols, sviluppato per bambini con problemi di comunicazione), testi con la font ad alta leggibilità, studiata per bambini dislessici e messa a disposizione dalla casa editrice romana biancoenero.
Accanto alle casette, abitate da quattro differenti animaletti e legata ciascuna a un diverso elemento naturale, ci sarà il capanno degli attrezzi: una struttura dedicata agli adulti (genitori, educatori, insegnanti), con le istruzioni per utilizzare al meglio il sito, buone pratiche rispetto alla cura del bambino, alla genitorialità e alla ricerca scientifica in ambito pedagogico, e suggerimenti rispetto a libri, conferenze, mostre, appuntamenti di qualità.
Dal 2013 sia la web radio che il sito raccoglieranno i frutti di alcune prime importanti collaborazioni, nate alla fine di quest’anno: quella con la Fondazione Musei Civici Veneziani, Peggy Guggenheim Collection, il Parco Natura Viva di Bussolengo (VR), il Parco Naturale Regionale della Lessinia. I bambini e i ragazzi verranno coinvolti in laboratori di produzione radiofonica, utilizzando vecchie e nuove tecnologie.
Si potrebbe correre il rischio di catalogare il progetto come qualcosa di dedicato prevalentemente a bambini con bisogni speciali: l’obiettivo è in realtà molto più ambizioso, è quello di realizzare il principio di inclusività in tutte le sue sfumature, rivolgersi davvero a tutti i bambini, proponendo, per esempio, video con i simboli WLS così belli da attrarre anche chi non ne ha necessità. Rompere qualche barriera architettonica mentale. Quanto sarebbe bello se un bambino sordo potesse vedere una fiaba con LIS con un amico udente semplicemente perché piace ad entrambi? Molte esperienza nazionali e internazionali stanno dimostrando, poi, quanto lingue e linguaggi nati in risposta a disabilità siano di supporto a tutti i bambini in età prescolare, per avvicinarsi ad esempio alla letto-scrittura, diffondendo in maniera silenziosa la cultura dell’inclusione.
Radio Magica inizia la propria attività grazie a un contributo di Fondazione Vodafone Italia destinato alla produzione di contenuti per bambini con bisogni speciali, ha oggi il patrocino dell’Associazione Culturale Pediatri, del Centro Salute del Bambino, dell’Associazione Italiana Biblioteche, della Società Italiana per l’Educazione Musicale, di Nati per Leggere e Nati per la Musica, Peggy Guggenheim Collection, dell’ Università Ca’ Foscari di Venezia e dell’A.S.S.1 triestina.
La Fondazione, che ha sede legale ad Abano Terme (PD), ha presentato per la prima volta il progetto a settembre 2012, al Festival dell’Innovazione di Bolzano, e ha inaugurato la sua prima sede operativa a Trieste giovedì 6 dicembre, nel Parco di San Giovanni.