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Ambiente / Attualità

Un mese d’azione contro i pesticidi nel segno di Rachel Carson

© Boris Smokrovic, unsplash

La rete Pesticide action Europe denuncia come a sessant’anni dalla pubblicazione del celebre saggio “Primavera silenziosa” sia urgente e necessario un cambio di paradigma per evitare una crisi totale della biodiversità e per creare una vera sicurezza alimentare

“Gli storici del futuro potrebbero rimanere stupiti dal nostro distorto senso delle proporzioni. Come potrebbero degli esseri intelligenti cercare di controllare alcune specie indesiderate con un metodo che ha contaminato l’intero ambiente e ha portato la minaccia di malattie e morte anche alla loro stessa specie? Eppure è proprio quello che abbiamo fatto”. Nel settembre 1962 la biologa statunitense Rachel Carson dava alle stampe il suo libro più celebre, “Primavera silenziosa”. Un saggio rigoroso dal punto di vista scientifico in cui ha denunciato i danni irreversibili causati sull’ambiente e sugli esseri umani dall’esposizione al Ddt e ai fitofarmaci in genere e che contiene una durissima accusa all’industria chimica, responsabile di aver intenzionalmente diffuso disinformazione sugli impatti dei pesticidi.

A sessant’anni dalla pubblicazione la rete internazionale Pesticide action network Europe (Pan Europe) lancia il Rachel Carson pesticide action month, un mese di appuntamenti (dal vivo e online) in vari Paesi europei per sottolineare l’urgenza di liberarsi dalle catene imposte dall’industria chimica che “esercitano un controllo eccessivo su regolamenti, norme e definizione di criteri e indicatori. Possiamo muoverci verso un mondo libero da sostanze tossiche e dare un futuro alle generazioni future solo se ci liberiamo da questa influenza soffocante”.

“Primavera silenziosa” ebbe un impatto enorme sull’opinione pubblica e contribuì in maniera fondamentale alla messa al bando del Ddt e di altre sostanze chimiche pericolose. Tuttavia non è bastato a mettere fine all’uso di queste sostanze nell’agricoltura convenzionale: “Altri pesticidi sono stati introdotti, la commercializzazione di questi prodotti è continuata, le vendite sono ai livelli più alti di sempre e la ‘primavera silenziosa’ è quasi arrivata -spiegano gli attivisti di Pan Europe-. Abbiamo urgentemente bisogno di un cambio di paradigma per evitare una crisi totale della biodiversità e creare una vera sicurezza alimentare. Dobbiamo ridurre fortemente l’uso dei pesticidi e iniziare subito”.

Pan Europe invita inoltre a “smascherare il mito secondo cui nell’Unione europea stiamo facendo bene: non abbiamo ridotto l’uso dei pesticidi dal 1990 a oggi e l’Europea è uno dei principali esportatori al mondo di queste sostanze”. Il report “Locked-in pesticides. The European union dependency on harmful pesticides and how to overcome it”, pubblicato nel luglio 2022 da Foodwatch, evidenzia infatti che nel 2020 sono stati venduti circa 322 milioni di chilogrammi di principi attivi fitofarmaci nel 27 Paesi dell’Unione: un trend che è rimasto sostanzialmente invariato dal 2013.

“Dal 1990 solo in Europa abbiamo perso il 55% degli uccelli dei terreni agricoli e il 39% delle farfalle delle praterie -dice Guy Pe’er dottore di ricerca, biologo della conservazione, esperto di farfalle e della politica agricola comune dell’Ue presso il Centro tedesco per la ricerca integrata sulla biodiversità-. Se da un lato si registra un aumento rispetto al 1961 del 300% del volume delle colture che dipendono dagli impollinatori, dall’altro si assiste a una rapida perdita degli insetti selvatici che forniscono questi servizi”. Numeri sconcertanti, ma Pe’er sottolinea come la velocità delle perdite sia in realtà sottostimata. In particolare “non sappiamo quasi nulla della maggior parte degli invertebrati e sappiamo particolarmente poco degli organismi del suolo. Combattiamo i parassiti per massimizzare la produzione, ma con essi eliminiamo molti altri organismi che cercano di sopravvivere nelle terre che abbiamo occupato. Persino sullo sterco di mucca non vediamo mosche o coleotteri, poiché gli agenti sverminanti e gli antibiotici ripuliscono lo stomaco degli animali, penetrando poi nel suolo e nell’acqua che beviamo”.

Il mese d’azione contro i pesticidi dedicato a Rachel Carson si è aperta il 22 settembre con il “Silent spring forum” in programma per la giornata a Torino, al salone Terra madre organizzato da Slow Food, e si concluderà il 27 settembre con l’incontro “Good food good farming” in programma a Bruxelles.

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