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Un clima insano

Fra le tante parole in libertà che si ascoltano in questi giorni, fanno impressione i proclami di vari personaggi – in particolare Gianni Alemanno, Gianfranco Fini, Silvio Berlusconi – sul tema delle espulsioni e della condizione dei migranti. Si parla…

Fra le tante parole in libertà che si ascoltano in questi giorni, fanno impressione i proclami di vari personaggi – in particolare Gianni Alemanno, Gianfranco Fini, Silvio Berlusconi – sul tema delle espulsioni e della condizione dei migranti. Si parla senza alcuna remora di campi nomadi da ripulire, di espulsioni di massa, di frontiere da chiudere, di interi popoli indicati come pericolosi (in particolare i soliti romeni).
E’ assai probabile che fra i primi atti del nuovo governo, ci saranno provvedimenti drastici sulla condizione degli stranieri. La falsariga potrebbe essere quella segnata dall’infelice decreto del governo Prodi del primo novembre scorso, quello introdotto sull’onda emotiva dell’omicidio di Giovanna Reggiani e rivelatosi in più punti fortemente lesivo della Costituzione.

C’è anche la possibilità che si arrivi in parlamento a intese ecumeniche, visto l’impegno profuso in questi giorni da vari sindaci e politici “progressisti” per dimostrarsi risoluti almeno quanto la destra. La verità è che si rischia di uscire dal perimetro delle regole democratiche e di farlo a furor di popolo, sull’onda della “insicurezza percepita” e dello spostamento in capo agli immigrati della condizione d’incertezza legata a fenomeni d’altra natura: la recessione in atto, la precarietà del lavoro, la riduzione dei servizi sociali.

Il clima è prefascista.

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