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“Tutta un’altra storia”, in cammino con il festival del turismo responsabile IT.A.CÀ

Un momento della tappa bolognese dell'edizione 2022 del festival IT.A.CÀ © IT.A.CÀ

“Tutta un’altra storia. Le comunità raccontano i territori” è il tema della 15esima edizione del festival del turismo responsabile IT.A.CÀ che prende il via venerdì 26 maggio dall’Alto Lazio. Fino a novembre porterà viaggiatrici e viaggiatori nei luoghi più affascinanti e poco conosciuti d’Italia per un totale di 22 tappe in 12 Regioni

“Tutta un’altra storia. Le comunità raccontano i territori” è il tema della 15esima edizione del festival del turismo responsabile IT.A.CÀ che prende il via venerdì 26 maggio dall’Alto Lazio e che fino a novembre porterà viaggiatrici e viaggiatori nei luoghi più affascinanti e poco conosciuti d’Italia per un totale di 22 tappe in 12 Regioni.

“Ascoltare una storia dalla viva voce di chi l’ha vissuta, fare domande, ascoltare risposte, guardarsi negli occhi, stringersi le mani: tutto questo ci restituisce il senso della relazione, che abbiamo rischiato di perdere in questi anni di distanze forzate e che tuttora, se non corriamo ai ripari, rischiamo di vedere appiattita alla mera connessione digitale”, spiega Pierluigi Musarò, direttore di IT.A.CÀ.

Il tema scelto per l’edizione 2023 del festival del turismo responsabile (di cui Altreconomia è media partner) si inserisce all’interno di un percorso di riflessione avviato nel 2021 (quell’anno il tema fu “Diritto di respirare”) e proseguito con “Abitare il futuro” nel 2022. Una via che propone passi percorribili verso la vera “responsabilità” del turismo verso l’ambiente e le comunità che lo abitano. E che contribuisce a stimolare nuove idee e a incentivare gli operatori culturali nell’offerta di esperienze diverse, con l’obiettivo finale di creare un pubblico più attento a un segmento di turismo poco considerato ma che può rendere molto.

A rappresentare visivamente il tema 2023 è l’illustrazione dell’artista Monica Gori, che ha immaginato tre entità che richiamano altrettante culture: la prima è la cultura della montagna, la seconda è la cultura del mare e della pianura, la terza della collina e della città. Che parlano tra loro e si raccontano.

Dando voce alle comunità che raccontano i territori, IT.A.CÀ sceglie di mettere al centro le persone che le vivono, le animano e le costruiscono rispettando il fragile ecosistema dei territori. “Partire dalle storie come esercizio di prossimità; accogliere narrazioni capaci di restituire il senso di comunità, conoscenza, esperienza di cui c’è bisogno in questo particolare momento storico -commenta Sonia Bregoli, co-fondatrice del festival-. ‘Tutta un’Altra Storia’ è ascolto e racconto, capace di mettere in luce il capitale spaziale e culturale che esiste a partire dalle relazioni”.

Il progetto della rete nazionale, che conta oltre 700 realtà tra cui i rappresentanti delle varie tappe, diventa così un’iniziativa di innovazione sociale che rientra nel nuovo civismo: cittadini attivi che trovano tempo, attenzione ed energia per partecipare allo sviluppo del proprio territorio. Ed è in questa ottica che si inserisce, oltre allo storico patrocinio dell’Associazione italiana turismo responsabile (Aitr), anche quello di Legambiente, a riprova di un impegno sociale e di una sempre costante attenzione all’ambiente in cui viviamo che il festival porta avanti fin dai primi anni.

Le 22 tappe che attraverseranno 12 Regioni da maggio a novembre, si trasformeranno in veri e propri “narratori di territorio”, andando così a declinare secondo la loro idea quello che è lo spirito del tema “Tutta un’altra storia”. Ci sarà chi organizzerà dei ‘cammini narranti’ particolari, dove alla scoperta dei luoghi si uniranno i racconti, anche musicali, delle persone che li vivono; ci saranno tappe che prediligeranno il racconto dei loro territori attraverso la conoscenza dell’enogastronomia “fatta in casa”; altre che punteranno su percorsi legati alla salute e all’ambiente, o alla storia e all’archeologia; c’è chi sceglierà la voce di autori e musicisti appartenenti a determinati luoghi per mostrare uno sguardo diverso sulla propria terra.

Quartu sant’Elena, nuraghe Diana © IT.A.CÀ

La prima tappa, in programma dal 26 al 28 maggio, porterà i viaggiatori alla scoperta dell’Alto Lazio (Agro Balisco e monti Cimini) con alcuni meravigliosi trekking tra i borghi del territorio in cui opera il Biodistretto Via Amerina e Forre. L’obiettivo è far conoscere gli agricoltori biologici e di qualità, le persone che si prendono cura dei beni comuni, la Via Amerina – Cammino della Luce e le bellezze del territorio, nonché le criticità ambientali.

Subito dopo, in Sardegna, si terrà la tappa Quartu Sant’Elena e il Golfo degli Angeli (1-7 giugno), new entry di quest’anno, che proporrà un programma articolato tra eco-safari alla scoperta dei fenicotteri rosa, passeggiate in vigna per assaggiare, e scoprire, le tecniche di produzione naturale, laboratori per imparare a preparare i dolci tipici della tradizione. Nel programma, anche il primo torneo internazionale di tennis LGBT+ che si svolge in Sardegna.

In contemporanea, in Puglia, torna l’appuntamento con la tappa Taranto e Terra delle Gravine (2-4 giugno), che quest’anno si snoda con trekking “narranti” tra le Oasi Wwf di Monte Sant’Elia e l’oasi Lipu Gravina di Laterza, i laboratori di pasta fresca proposti dalle comunità, un trekking urbano alla scoperta delle casematte, luoghi e persone esplosive che con il vissuto cambiano, o hanno cambiato, la storia della città e della comunità di Taranto.

© IT.A.CÀ

La tappa emiliano-romagnola delle Valli Mirandolesi (10-11 giugno), tra gli eventi organizzati, proporrà una formazione sul tema del cicloturismo inclusivo, realizzata da Yoda, con l’obiettivo di rendere il territorio sempre più accessibile a tutti. Negli stessi giorni, 10 e 11 giugno, IT.A.CÀ si tiene in Campania la tappa Cilento – Costa e mare: da Marina di Camerota a Palinuro (10-11 giugno), che organizzerà itinerari a piedi e a cavallo, per percorrere gli antichi sentieri lungo il promontorio di Capo Palinuro e la costa di Marina di Camerota, visite ai laboratori dei maestri della terracotta in Cilento, e degustazioni dei vini e dei prodotti locali tipici del territorio.

Il festival tornerà poi in Emilia-Romagna, per la tappa Parco Sasso Simone e Simoncello (18-20 agosto) e a seguire quella di Spilamberto – Valle del Panaro (25-27 agosto) per poi passare in Umbria, a Roccaporena di Cascia in provincia di Perugia (30-31 agosto e 1-3 settembre); ancora in Emilia-Romagna nelle colline Alto Reggiane (a settembre). Lo “sbarco” in Sicilia, per la precisione alle Isole Eolie è previsto per il 2-3 settembre, seguito dalla tappa dell’Ogliastra (8-17 settembre) per poi ritornare in Emilia-Romagna, questa volta a Bologna per la tappa “madre” del festival dal 15 settembre al 15 ottobre.

IT.A.CÀ sbarca in Valle D’Aosta il 16-17 settembre per poi raggiungere Palermo (22-24 settembre), Brescia e le sue valli (22-26 settembre), Trentino (dal 25 settembre al primo ottobre); l’Emilia-Romagna accoglie nuovamente la tappa di Ravenna (a ottobre); in Lombardia anche Mantova, Sabbioneta e le Terre dei Gonzaga (dal 30 settembre al 8 ottobre). Nelle Marche: Parco Nazionale Monti Sibillini (6-8 ottobre) e il Monte Catria (14-15 ottobre). Infine in Liguria: Sestri Levante – Tigullio (27-29 ottobre). I programmi delle singole tappe sono in via di definizione e si consiglia di visitare il sito festivalitaca.net per tutti gli aggiornamenti.

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