Interni
Tagli ai Comuni: se un’assessore è costretta allo sciopero della fame
Pubblichiamo il messaggio "disperato" che l’assessore ai servizi sociali di Lodi, Silvana Cesani, ha inviato ai cittadini della sua città
Carissimi/e,
in questi giorni ho deciso di aderire allo sciopero della fame. Il perchè è semplice: è ben evidente che la crisi economica sta portando ad un progressivo impoverimento un grande numero di persone e di famiglie.
Dal mio osservatorio ho la consapevolezza che tale situazione sia destinata ad aggravarsi, soprattutto in relazione ai tagli previsti dalla manovra finanziaria nei trasferimenti agli Enti Locali.
A questi si aggiungono, drammaticamente, i tagli al settore delle politiche sociali e della non autosufficienza che sono attualemte in discussione in Parlamento.
Parliamo di tagli importanti:
2008 | 2011 | |
Fondo Nazionale Poilitiche Sociali | 929 Milioni | 75 milioni |
Fondo per le Politiche della Famiglia | 346 milioni | 52 milioni |
Fondo per le Politiche Giovanili | 137 milioni | 32 milioni |
Fondo per l’inclusione degli Immigrati | 100 milioni | zero |
Fondo per la non Autosufficienza | 300 milioni | zero |
Fondo Affitti | 205 milioni | 33 milioni |
e così per altri fondi (infanzia, pari opportunità ecc)
Con questo quadro di riferimento è chiaro che non solo le persone e le famiglie si troveranno ad affrontare una situazione drammatica, ma vedo il rischio di implosione del sistema di protezione sociale che è stato messo in piedi. Quesl sistema integrato, pubblico-privato sociale, che pure con difficoltà abbiamo cercato di avviare nel nostro territorio. Azione, questa, certamente non ancora compiuta ma che ha permesso di riconoscerci reciprocamente e di stare dentro ad un percorso che vede una serie di risposte date ai bisogni sociali locali.
Dentro a questa situazione sento tutta la responsabilità del ruolo che ricopro e penso che sia necessario non tacere.
Per questo ho aderito allo sciopero della fame, atto puramente simbolico per la portata della situazione, ma penso e spero che i gesti possano ancora avere un significato.
Con cordialità
Silvana Cesani