Diritti
Se l’agricoltura biologica è uno spreco
La Regione Piemonte è la Provincia di Torino interrompono i finanziamenti al Centro di Riferimento per l’Agricoltura Biologica (Crab). Attivo dal 2002, il Crab ha contribuito a tutelare la biodiversità sul territorio. Ora è in dissesto finanziario, e chiede aiuto
La Regione Piemonte e la Provincia di Torino tagliano le gambe all’agricoltura biologica. Dopo dieci anni di sostegno alle sue attività, i due enti hanno deciso nel 2012 di interrompere i finanziamenti al Centro di Riferimento per l’Agricoltura Biologica, Crab.
“Punto di riferimento per tutti gli operatori agricoli che desiderano lavorare adottando i criteri dell’agricoltura biologica o sostenibile”, secondo i ricercatori e i dipendenti impegnati, che oggi versa in dissesto finanziario, prossimo alla liquidazione. Oltre ad aver collaborato in progetti comuni con l’Università di Torino, Aiab Piemonte e Aiab Liguria, il Crab ha contribuito in questi anni a recuperare -mantenendole in purezza- oltre 40 varietà antiche di cereali ed ortaggi tipici del Piemonte. Una stretta connessione, quella tra realtà contadina e ricerca, destinata a cessare. A farne le spese, in primo luogo, sette dipendenti, un amministrativo e sei ricercatori.
L’appello è chiaro: “coloro che hanno a cuore la tutela delle biodiversità, la salvaguardia dell’ambiente e la diffusione dell’agricoltura biologica” si diano da fare “nelle sedi più opportune affinché il CRAB non venga chiuso”. Questi gli indirizzi di posta elettronica degli interlocutori istituzionali:
marco.balagna@provincia.torino.it