I protagonisti di questo libro sono donne e uomini coraggiosi che hanno scelto di difendere in modo nonviolento i diritti umani, l’ambiente, le comunità dai soprusi dei potenti. A tutti i costi. Ma non vogliono essere chiamati eroi.
Sono testimoni scomodi, pietre d’inciampo, lottatori pacifici. I difensori e le difensore dei diritti umani sono persone che -spesso lontano dai riflettori e in aree remote del pianeta- rischiano la vita per proteggere i più deboli, la propria comunità, le minoranze discriminate, i diritti dei lavoratori e dell’ambiente.
Spesso i piani si sovrappongono: difendendo il fiume sacro per una comunità, difendo i diritti e la dignità di un popolo oltre all’ambiente. Spesso le conseguenze di questo impegno sono tragiche.
Tra gli altri, Nurcan Baysal, giornalista che denuncia le discriminazioni sofferte dai curdi in Turchia; Saydia Gulrukh, attivista che in Bangladesh non si stanca di chiedere un giusto salario e maggiore sicurezza sul lavoro; Veronika Lapina che in Cecenia sfida una cultura retriva per difendere le persone LGBT; Marco Omizzolo che in Italia, nonostante le minacce, rivendica i diritti dei migranti sfruttati.
Persone che non sono rimaste in silenzio e che, in fondo, difendono anche il nostro diritto al futuro, alla bellezza, a un mondo più sicuro, senza guerre e ingiustizie.
Con la prefazione di Andrew Anderson, direttore esecutivo di Front Line Defenders, organizzazione che protegge coloro che lavorano -in modo nonviolento- per sostenere i diritti umani e ambientali: frontlinedefenders.org
Immagine di copertina: Geovani Krenak (foto di Olivier Papegnies e Johanna de Tessières, Collectif Huma).
Rassegna stampa
#buonenotizie – Corriere della sera – 8 ottobre 2019
Il Fatto Quotidiano – 17 settembre 2019 – “Non chiamatemi eroe’: le testimonianze di chi reagisce alle ingiustizie”.
Radio Popolare Gironi migliori – microfono aperto, 1 luglio 2019 – Intervista a Ilaria Sesana e Lorena Cotza
Radio 3 Mondo, 21 giugno 2019 – Intervista a Lorena Cotza
Il Manifesto, Extra Terrestre, pag. 7 di Luca Martinelli
“[…] sono donne e uomini “normali”, che hanno fatto una scelta radicale, mettendo a rischio anche la propria vita […]”