160 pagine
Formato 21×15 cm
Dal vitello d’oro al toro di Wall Street, dalle conchiglie alla moneta virtuale, dal “bancor” alle monete locali e complementari: la storia della moneta ci insegna che è giunto il tempo di promuovere una nuova “sovranità monetaria” e un’idea di denaro come “bene comune”.
Tutta la storia della moneta – dalla conchiglia al bitcoin – in un libro di ottimo conio per rigore dell’analisi e respiro storico. Ma, con un colpo di scena, il mondo di economia e finanza sta cambiando velocemente sotto la spinta che viene dall’alto – la pressione delle nuove potenze emergenti – e dal basso, attraverso le sperimentazioni che puntano al recupero, sia pure parziale, della sovranità monetaria perduta. Siamo, senza accorgercene, entrati nella prima fase della “rivoluzione monetaria” del XXI secolo che si presenta double face: da una parte i nuovi assetti geoeconomici mondiali che vanno nella direzione di una moneta unica di conto che superi il “signoraggio” del dollaro, dall’altra un proliferare di monete locali complementari (oltre 5.000) presenti in moltissimi Paesi.
Monete locali, mutual credit, Lets e altre forme di scambio alternative a quelle del mercato capitalistico – ammonisce Perna – vanno però inserite in un “progetto locale” che tenga conto delle specificità di ogni singolo territorio, della sua storia e del suo patrimonio etico, ambientale, culturale. La riappropriazione del denaro come “bene comune” fa parte del processo di costruzione di un’altra economia, per sopravvivere al fallimento delle politiche neoliberiste, alla devastazione ambientale, all’oppio della crescita infinita. Un libro che lo storico Piero Bevilacqua, nella prefazione, definisce “un viatico prezioso per la costruzione di un’altra economia”.