LABORATORIO DI IDEE รจ il risultato dei progettiย che 24 studenti di Architettura del Politecnico diย Milano hanno elaborato durante il Laboratorio diย Urbanistica. Il territorio scelto รจ quello compreso traย Pavia e Piacenza. Nove i comuni su cui si concentranoย i progetti: Pavia, Linarolo, Belgioioso, Torre deโ Negri,ย Costa deโ Nobili, Miradolo Terme, Chignolo Po, Orioย Litta e Senna Lodigiana. Tutti questi comuni sonoย attraversati dal cammino storico della Via Francigena.
A partire da questa linea, che tiene assieme e metteย in relazione i diversi comuni, gli studenti hannoย ripensato il futuro di questi luoghi. Lโobiettivoย principale รจ quello di costruire unโunitร territorialeย capace di traguardare i limiti amministrativi cheย chiudono ermeticamente i singoli comuni dentro iย loro confini. Oggi i comuni sono โpuntiโ, piccole isoleย che faticano a sognare e progettare. Gli studentiย hanno sperimentato come โtenere insiemeโ piรน cheโseparareโ, come passare โda punti…a lineeโ, siaย una chiave che apre la porta a progetti ambiziosi, maย possibili. Gli studenti, futuri progettisti di territorio,ย hanno sperimentato il valore e la potenzialitร diย PROGETTARE PER LINEE.
Con i contributi di:
Renata Crotti,ย Angelo Lunghi,ย Rossella Moscarelli,ย Paolo Pileriย e con gli studenti delย Laboratorio di Urbanisticaย aa 2019/20, Politecnico di Milano. Cura del volume e progetto grafico – Rossella Moscarelli
Il lavoro in aula
Paolo Pileri
Nel 2020 lโarea scelta per il Laboratorio di progettazione urbanistica รจ stata quella a sud dellaย Lombardia lungo il tracciato della via Francigena o, sarebbe meglio dire, lungo quel che rimane dellaย via Francigena tra Pavia e Piacenza, nel pieno della provincia di Lodi.ย Gli studenti hanno pian piano appreso che quei piccoli comuni, oggi declassati โminoriโ dallo sguardoย metropolitano, avevano una storia antica e maggiore alle spalle che li legava tutti con un filo sottile,ย percorso da milioni di passi per secoli. Passi che han dato luogo a piazze, chiese, edicole, castelli,ย grange, ostelli e interi borghi dove i pellegrini stazionavano.
Per capire tutto ciรฒ abbiamo deciso di fare un primo sopralluogo assieme e rigorosamente a piediย perchรฉ dovevamo capire le cose usando i piedi e la lentezza. Ne sono seguiti tanti altri dove gliย studenti hanno purtroppo appreso che di quel filo cosรฌ robusto e antico oggi non vi รจ quasi piรนย traccia, soverchiato da capannoni, strade, raccordi e sovrappassi. Ai futuri architetti รจ stato chiesto diย togliere la crosta delle tante ferite che lโurbanistica piรน recente aveva inferto a quei piccoli centri, perย riportare alla luce una proposta di progetto urbano e urbanistico attuale e al tempo stesso coerenteย con lo spirito francigeno. Capace di rigenerare spazi oggi abusati o trascurati per farci luoghi di nuovoย pronti ad accogliere un pellegrino che vorremmo tornasse a camminare copioso tra quelle strade,ย quelle campagne, quei corsi dโacqua, quelle piazze, quelle vie. E cosรฌ, un passo dopo lโaltro sonoย uscite nove proposte per nove comuni.
Gli spazi aperti urbani ed extraurbani possono avere vita nuova con i camminanti se intuiamo leย loro esigenze da un lato e, al tempo stesso, diamo spazio alle migliori bellezze, avendo il coraggioย di ripulirle delle brutture accumulate nel tempo e dalle auto che sporcano le piazze. Nove proposteย coraggiose e semplici che oggi, dopo lโera Covid, sono piรน attuali e necessarie che mai, visto che ilย viaggio lento ha tutte le carte in regole per essere antivirale.
Il lavoro sul campo
Angelo Lunghi (Assessore allโUrbanistica e ai Lavori Pubblici, comune di Senna Lodigiana)
Lโesperienza vissuta seguendo una delle giornate di laboratorio sul campo, mi ha portato a riflettereย molto sullโurbanistica del nostro territorio. Effettuare un sopralluogo con i ragazzi direttamente sulย territorio รจ stato uno strumento indispensabile per โleggereโ e capire insieme le caratteristiche e leย principali criticitร di una zona vista con occhi nuovi, competenti e curiosi.ย Da quella giornata รจ emerso che รจ necessario ripensare ad alcune scelte strategiche, perchรฉ nelย corso degli anni alcuni progetti ci hanno distolto da una corretta valutazione della sostenibilitร ย ambientale per rincorrere obiettivi immediati e ciechi. Il lavoro svolto dagli studenti รจ riuscito a dareย attenzione al nostro territorio, che ha caratteristiche ambientali molto favorevoli per la sua vocazioneย agricola e la prossimitร al grande fiume Po. Le idee progettuali riportate in questo libretto sono unoย spunto utile per avviare un percorso di partecipazione diffusa dei cittadini e di tutti gli attori presentiย per la definizione di progetti ambientali e sociali. Il nostro territorio รจ attraversato dalla Via Francigena,ย dalla Ciclovia VENTO e dal Cammino Europeo di San Colombano, queste grandi arterie di un turismoย lento e sostenibile possono diventare unโoccasione per disegnare un futuro alternativo, a questoย devono puntare le Amministrazioni coadiuvate da professionisti giovani e competenti.ย Possiamo solo auspicare che questo lavoro si innesti nella programmazione territoriale di piรน vastaย scala, creando cosรฌ le condizioni ideali per raggiungere i singoli obiettivi. Per questo la partecipazioneย della politica, dei cittadini, degli stakeholders รจ un passaggio fondamentale per dare concretezza aย questo bellissimo lavoro. Il lodigiano ha bisogno di una progettualitร decisa e di interventi concretiย per poter far fronte alle sfide che la sua vocazione agricola sta imponendo. Il rischio di vedere questoย tratto di pianura fertile e il fiume Po vittime di interventi approssimativi e farraginosi รจ tangibile. Leย possibilitร ci sono e questo lavoro ci indica la strada concreta da seguire.ย Voglio ringraziare il Proff. Pileri, i suoi assistenti e soprattutto gli studenti che si sono adoperati conย entusiasmo nella realizzazione dei progetti.
La Via Francigena
Renata Crotti (Universitร degli Studi di Pavia)
Mi piace definire la Via Francigena un โprodotto turisticoโ, rappresentando una rara occasione diย viaggio alla scoperta dei molti tesori nascosti del territorio. Proprio dalla Via Francigena viene oggiย un forte segnale di novitร metodologica: la volontร di fare dellโelemento culturale, e di tutte le sueย possibili implicazioni, lo strumento di una nuova modalitร interpretativa del territorio. Con occhi diย lettura nuovi che consentono di valorizzare pienamente storia e tradizioni.ย Nel concetto di promozione legato alla โstradaโ e in particolare alla Francigena ci sta davvero tutto:ย la cultura materiale, la quotidianitร vissuta, lโeconomia, la storia dellโarte, lโimmaginario collettivo,ย lโurbanistica, la toponomastica, la cultura piรน strettamene intesa e molto altro.ย La storia, in particolare quella medievale che costituisce il cuore della mia attivitร professionale eย accademica, mi conforta e mi suggerisce prospettive incoraggianti. Convinta come sono che unaย strada non si accontenta di vivere di passato e nemmeno di presente. In qualche modo lancia unย segnale per il futuro.ย Sulla Via Francigena puรฒ svilupparsi un progetto culturale integrato, di ampio respiro, capace diย portare la cultura in primo piano, farne il fulcro dello sviluppo del territorio, affidandole, non ultimo eย non meno importante, il compito di rivitalizzare la domanda e lโofferta turistica, anche per un turismoย cosiddetto โminoreโ che รจ oggi in grado di muovere significativi flussi di persone, di risorse culturali edย economiche. La Via Francigena si avvia ad entrare pienamente nellโimmaginario turistico collettivo,ย visto il diffuso interesse per i percorsi religiosi e naturalistici che, รจ vero, si focalizzano principalmenteย sul Cammino di Santiago ma, allo stesso tempo, aprono la conoscenza ad altri Cammini che possonoย diventare altrettanto importanti e โpopolariโ. E fra questi protagonista dโeccellenza รจ sicuramente la Viaย Francigena.