In Italia ogni tre giorni una donna viene uccisa da un uomo, spesso il marito, il compagno, l’amante.
Il 9 luglio 2013 una telefonata sveglia Damiano Rizzi nel cuore della notte, mentre dorme in una città che non è la sua. A casa, è successo qualcosa di terribile.
Il racconto è così teso che il suo filo si spezza. Damiano ne riprende il bandolo dal principio, dalla sua vita “prima” di quella telefonata. Racconta le guerre “lontane” di cui è stato testimone come presidente di una Ong. Conflitti tutti differenti per i loro moventi aberranti – potere, diamanti, denaro – ma simili nei meccanismi e soprattutto nelle conseguenze: la morte di persone innocenti.
Una storia purtroppo vera. Un racconto sussurrato alla sorella Tiziana, protagonista silenziosa – e viva – di questo libro. Per chiedere di ribellarci, adesso. Perché l’indifferenza uccide.
Perché nessuna donna debba morire per mano del proprio amore.
Perché nessuna guerra sia “normale”.
Con un intervento di Serena Dandini, autrice di “Ferite a morte”. Con un contributo sul femminicidio di Simona Lanzoni, vicepresidente della Fondazione Pangea Onlus e un intervento di Vauro Senesi, che ha disegnato il logo dell’associazione Tiziana Vive.
I diritti di questo libro sono devoluti all’associazione “Tiziana vive”, che da diversi anni si attiva con progetti concreti e attività culturali per prevenire e contrastare la violenza nei confronti di donne e bambini in Italia e in diverse aree del mondo.
Info sul libro: http://www.laguerraacasa.org/
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