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Finanza

Polemiche in vista dell’assemblea di Banca Etica

Fabio Salviato, presidente uscente di Banca Etica, attacca la Banca d’Italia. In due interviste, rilasciate in questi giorni al Corriere del Veneto e a Milano Finanza, Salviato ha spiegato così il motivo della sua "uscita" dal cda della Banca popolare…

Fabio Salviato, presidente uscente di Banca Etica, attacca la Banca d’Italia. In due interviste, rilasciate in questi giorni al Corriere del Veneto e a Milano Finanza, Salviato ha spiegato così il motivo della sua "uscita" dal cda della Banca popolare etica, in cui siede ininterrottamente dalla fondazione: "Non ci è stato consentito ciò che viene tranquillamente concesso a qualunque altra società o banca. Il nostro statuto impone un limite di quattro mandati in cda, nel mio caso raggiunto: avevamo chiesto una modifica con l’innalzamento a sei mandati. La Vigilianza (della Banca d’Italia, ndr) ci ha detto di no: lo trovo irresponsabile, visto che ci troviamo a dover sostituire in un colpo otto-dieci consiglieri su tredici e contemporaneamente a dover affrontare una situazione delicata sui mercati finanziari". Rispetto a questa decisione, scrive Trabona sul Corriere del 12 maggio 2010, il "presidente uscente non ne è felice e non lo nasconde". Il 14 maggio Salviato è stato intervistato anche da Milano Finanza. Nel pomeriggio, una nota è stata diramata una nota dall’ufficio stampa di Banca Etica, riportando la posizione del consiglio d’amministrazione in merito alle dichiarazioni di Salviato: "In riferimento alle interviste a Fabio Salviato, presidente di Banca Etica, apparse in questi giorni sul Corriere Veneto e su MF, il Consiglio di Amministrazione (CdA) della banca fa sapere che le dichiarazioni riportate non riflettono la posizione assunta, all’epoca e successivamente, dal Consiglio stesso e relative a presunte responsabilità dell’organo di vigilanza in merito alla governance dell’istituto.
Esse riflettono quindi le personali opinioni del presidente uscente.
Il prossimo 22 maggio, a Padova, si riunisce l’Assemblea annuale dei Soci di Banca Etica: essa dovrà eleggere il nuovo CdA – l’ultima assemblea elettiva fu quella del 2007. Come previsto dallo statuto il presidente in carica, e altri 3 consiglieri, non potranno ricandidarsi avendo già espletato il numero massimo di mandati consentito, che sono 4 consecutivi di tre anni ciascuno.
Nel corso del 2009 tra i soci di Banca Etica si era aperto un confronto democratico per valutare l’opportunità di modificare lo statuto, confronto che ha portato il CdA, ad aprile 2009, alla decisione di lasciare la clausola immutata
".

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