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Autore:
Roberto Castello e Andrea Cosentino
ISBN:
9788865163948
Pagine:
112
Dimensioni:
11x18 cm
Anno:
2021
Collana:
Storie
Tag:
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Prezzo: 12,00

Trattato di economia

Riflessioni semiserie sulla dimensione economica dell'esistenza

Se pensate di saperne di economia quanto ne sa una scimmia, questo “trattato” vi farà cambiare idea. Ne sapete molto meno. Un piccolo libro che vi farà divertire e pensare: in origine, “Trattato di economia” è un breve testo teatrale, nato dall’incontro fra Roberto Castello e Andrea Cosentino, due artisti atipici e diversi per generazione, ambito, formazione e percorso artistico, che si interroga con serietà – ma con esiti a volte esilaranti – sul denaro, sulla sua invadente onnipresenza e sulla sua sostanziale mancanza di rapporto con la realtà.

“Trattato di economia” è, appunto, un titolo altisonante e presuntuoso quanto lo è la pretesa dell’economia, e in particolare quella finanziaria, di essere la misura di ogni cosa. Lo spettacolo parte però da un altro presupposto: che l’economia in fondo abbia molto più a che fare con i nostri bisogni e i desideri, che con la finanza e il denaro. Un’agile libello che non solo traduce sulla carta il gesto performativo senza perdere la sua freschezza e la sua carica ironica ed eversiva ma – attraverso il batti e ribatti tra i due protagonisti – mette a nudo molte delle contraddizioni della nostra società e cerca una strada nuova.

Scrivono gli autori:

“L’unico modo per essere meno prigionieri di questo sistema economico è culturale. Ci potrà essere un cambiamento solo se cambieranno i nostri desideri. Dobbiamo provare a sviluppare un pensiero che ci porti a ridurre le sperequazioni, i conflitti, le sopraffazioni. L’obiettivo è riuscire a dare un senso alla nostra vita; l’arte e lo spettacolo costituiscono uno dei campi in cui, continuando a sbagliare, si elaborano i nuovi pensieri”.

L’introduzione, che inquadra il contesto economico, è di Sergio Beraldo, Professore di Economia Politica all’Università Federico II di Napoli. Un perfetto corollario al dialogo è invece la “recensione prezzolata” eticoestetica di Attilio Scarpellini, critico teatrale e saggista.

Con un intervento di Andrea Porcheddu, critico teatrale, giornalista e docente.
La postfazione, a cura di Altreconomia, certifica infine lo stato delle arte delle economie alternative.

Gli autori

Roberto Castello

Roberto Castello (Torino, 1960), danzatore, coreografo e insegnante, vive a Lucca. È forse da ritenersi il più ideologicamente impegnato tra i coreografi che hanno fondato la danza contemporanea in Italia. Nei primi anni ‘80 danza a Venezia nel “Teatro e danza La Fenice di Carolyn Carlson”, dove realizza le sue prime coreografie. Nel 1984, è tra i fondatori di Sosta Palmizi. Nel 1993 fonda ALDES. Riceve svariati premi, tra cui il Premio UBU nel 1985, 2003 e 2018 (“Il Cortile” / “Il migliore dei mondi possibili” / progetto ALDES). Dal 1996 è curatore di varie manifestazioni e rassegne e, dal 2005 al 2015, è docente di coreografia digitale presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. A partire dal 2008, con ALDES, cura il progetto “SPAM! rete per le arti contemporanee” nella provincia di Lucca, ospitando residenze, una programmazione multidisciplinare di spettacoli, workshop, attività didattiche, incontri. Nel 2017 crea e cura il blog “93% - materiali per una politica non verbale”, una piattaforma di riflessione, confronto, e scambio di materiali sul linguaggio non verbale. Ha collaborato, tra gli altri, con Peter Greenaway, Eugène Durif, Rai3 / Fabio Fazio e Roberto Saviano, Studio Azzurro. Info: www.aldesweb.org, www.spamweb.it, www.novantatrepercento.it

Andrea Cosentino

Andrea Cosentino (Chieti, 1967) è attore, autore, comico e studioso di teatro. Premio speciale Ubu 2018. È inventore, proprietario, conduttore e conduttrice unico/a di Telemomò, la televisione autarchica a filiera corta. Tra i suoi spettacoli La tartaruga in bicicletta in discesa va veloce (finalista Premio Scenario 1998), il ‘dittico del presente’ costituito da L’asino albino e Angelica (i cui testi son pubblicati in “Andrea Cosentino l’apocalisse comica”, a cura di Carla Romana Antolini, Editoria e spettacolo), Antò le Momò-avanspettacolo della crudeltà, Primi passi sulla luna (testo pubblicato da Tic edizioni), Not here not now, Lourdes (spettacolo vincitore “Teatri del sacro 2015” con la regia di Luca Ricci), Trattato di economia (in collaborazione con Roberto Castello) e Kotekino riff. Le sue apparizioni televisive vanno dalla presenza come opinionista comico nella trasmissione AUT-AUT (Gbr-circuito Cinquestelle) nel 1993 alla partecipazione nel 2003 alla trasmissione televisiva Ciro presenta Visitors (RTI Mediaset), per la quale inventa una telenovela serial-demenziale recitata da bambole di plastica. È promotore del PROGETTO MARA’SAMORT, che opera per un’ipotesi di teatro del-con-sul margine, attraverso una ricerca tematica, linguistica e performativa sulle forme espressive subalterne.

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