Cultura e scienza / Recensioni
La pagina dei librai (da Altreconomia 210)
Le recensioni di questo numero sono a cura di Cecilia e Fabiano della libreria Tamu di Napoli. Una piccola libreria indipendente che -coraggiosamente- ha aperto pochi mesi fa nel centro storico di Napoli e propone produzioni letterarie da Medio Oriente e Nord Africa
Tamu è un progetto di Cecilia e Fabiano. Abita nel cuore del centro storico di Napoli, dove negli ultimi anni molte librerie storiche hanno chiuso i battenti per lasciare spazio ad attività legate alla ristorazione. La libreria prende il nome da un personaggio femminile del romanzo “La terrazza proibita” di Fatima Mernissi. Oltre ad essere una libreria tematica che propone produzioni letterarie da Medio Oriente e Nord Africa e saggistica che si rivolge a quest’area, Tamu è un punto di
riferimento per chi è interessata/o a scoprire letteratura, storia, politica e società dei Paesi che si trovano a sud e a est del Mediterraneo. La libreria offre un fitto programma di presentazioni di libri, incontri con autori e autrici, corsi di lingua, laboratori di rilegatura…. Per Tamu, infatti, i libri sono un pretesto per stringere legami e aprire nuove finestre sul mondo.
“Sciagurati eventi”
La dittatura e la burocrazia
Durante le manifestazioni in piazza precedenti all’instaurazione del nuovo governo, Yahya è stato colpito da un proiettile che gli ha perforato lo stomaco. Ma per operarsi, Yahya deve unirsi all’interminabile fila di persone che attendono pazientemente davanti alla Porta, l’autorità centrale che ha conquistato un potere assoluto a seguito di “sciagurati eventi”. È la Porta a concedere il permesso per fare qualsiasi cosa. Mentre rischia di morire dissanguato Yahya dovrà iniziare una lunga trafila tra l’ospedale, la Porta e l’ospedale militare per farsi rilasciare la radiografia. Il mondo distopico descritto da Basma Abdel Aziz nel suo ultimo romanzo (“La fila”) è una cruda metafora del degradarsi della situazione politica in Egitto a seguito delle rivolte che avevano portato alla caduta del regime di Mubarak nel 2011, represse nel sangue e grazie al rafforzarsi di un potere militare che trova nella cavillosa burocrazia il suo perno.
“La fila“, Basma Abdel Aziz, Nero, pp. 256, euro 17,00
Migrazioni
Un romanzo familiare a Nizza
Mourad Chennoun è il figlio maschio di una famiglia algerina emigrata a Nizza. Solitario e riflessivo, cresce nell’incubo di vedersi “senza vita sociale, senza un lavoro, senza amici”. È il narratore della storia della sua famiglia, dove compaiono personaggi ben più vistosi di lui. Come la sorella maggiore Dunia, che porterà all’estremo la decisione di recidere le proprie radici, indifferente all’affetto opprimente dei suoi genitori e alla rabbia della sorella Mina, ferma nel rispetto delle convenzioni. Il terzo romanzo di Faïza Guène tradotto in italiano, non è un gioco narrativo sul conflitto tra tradizione ed emancipazione: pregio del libro è riuscire a rendere vivi ed espressivi i personaggi, componendo un quadro complesso e allo stesso tempo facilmente fruibile di una società postcoloniale e interessata dal fenomeno migratorio.
“Un uomo non piange mai“, Faïza Guène, Il Sirente, pp. 229, euro 15,00
Complicità femminile
Tre donne e il loro destino
Leila, Roja e Shabane hanno quasi 30 anni e vivono un momento in cui devono prendere decisioni importanti, che accomunano molte giovani della classe media urbana iraniana. Leila, giornalista, deve fare i conti con la fine di un matrimonio. Roja vuole coronare il sogno di fare un dottorato in Francia, ma dovrà scontrarsi con l’estenuante processo burocratico per ottenere il visto. Shabane, che non riesce a liberarsi dal senso di colpa di aver provocato l’infelicità della sua famiglia, si divide tra uno spasimante che non ama e un fratello malato che ha paura di lasciare solo. Con lo sguardo attento della complicità femminile, Nasim Marashi riesce a mettere in luce la fragilità che accomuna le amiche in un momento che le spinge a fare i conti con ambizione spezzate e il rifiuto di conformarsi alle aspirazioni della generazione precedente. Sullo sfondo una Tehran impietosa, in cui è difficile conquistarsi un futuro.
“L’autunno è l’ultima stagione dell’anno“, N. Marashi, Ponte 33, pp. 208, euro 15,00
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