Diritti
Non c’è pace per Finmeccanica
Il presidente della multinazionale degli armamenti, Giuseppe Orsi, è stato arrestato con l’accusa di corruzione internazionale, per una commessa indiana (cui dedichiamo un paragrafo nel libro "Armi, un affare di stato". Altreconomia l’aveva intervistato pochi mesi fa, alla presentazione del bilancio di sostenibilità del gruppo
"Finmeccanica l’insostenibile", da Ae 141.
Che il nuovo bilancio di sostenibilità 2011, realizzato in collaborazione con Avanzi, possa considerarsi quanto meno problematico è un fatto. E non lo sostengono i disarmisti dal forte “pregiudizio ideologico contro gli alti papaveri della Difesa”, citando il ministro Giampaolo Di Paola, ma le cifre contenute in un bilancio celebrato da molti, ma letto da pochi. Alla presentazione del documento, tenutasi a Roma, il successore di Guarguaglini, Giuseppe Orsi, indagato dalla Procura di Busto Arsizio per corruzione internazionale e riciclaggio, ha rassicurato: “I risultati li vedremo poi più avanti”. In realtà qualcosa già c’è, e non è del tutto esaltante. Diminuiscono infatti gli investimenti finalizzati al “miglioramento della salute e sicurezza dei lavoratori” e delle prestazioni ambientali dei siti -dai circa 300mila euro medi a sito nel 2009 a meno di 200mila euro nel 2011-. Scende anche il numero delle ore di formazione in materia ambientale erogate ai dipendenti. Aumentano le emissioni verificate negli stabilimenti italiani, così come i consumi energetici complessivi (più 7%). Diminuiscono gli incidenti ambientali, ma aumentano le contestazioni per violazioni delle normative in materia (raddoppiate dal 2010 al 2011). Aumentano le emissioni in atmosfera di sostanze diverse dalla CO2, particolato, metalli pesanti, composti inorganici volatili, composti organici volatili. Diminuiscono i consumi idrici da pozzi, ma accelerano quelli da acquedotto. Sulla produzione dei rifiuti il presidente Orsi, durante la sua relazione, è stato abile -confidando sulla fiducia dell’uditorio-: “Abbiamo diminuito la quantità di rifiuti pericolosi prodotti”. Vero. Ma sono aumentati quelli non pericolosi, con un incremento della produzione totale da 48.800 tonnellate del 2010 a 50.800 del 2011.
"Due o tre cose su Finmeccanica", il piccolo dossier (aggiornato all’autunno 2011) con tutti gli articoli di Altreconomia su Finmeccanica.