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Ambiente / Attualità

Lo “sconto” del Comune di Milano al salone automobilistico su suolo pubblico

© Milano Monza Motor Show

La Giunta Sala ha riconosciuto l’interesse civico del “Milano Monza motor show” che intende trasformare la città “in un salone automobilistico a cielo aperto” permettendo agli organizzatori di non pagare oltre 400mila euro per l’occupazione degli spazi. La protesta di cittadini e associazioni

La Giunta del Comune di Milano ha approvato anche quest’anno uno “sconto” di oltre 400mila euro a favore del “Milano Monza motor show”, la fiera delle due e quattro ruote che a partire da venerdì 17 giugno e per tutto il fine settimana occuperà le strade e le piazze cittadine. Un evento giunto alla seconda edizione e che “intende -letteralmente- trasformare Milano in un salone automobilistico a cielo aperto” a cui la Giunta non solo ha riconosciuto “l’interesse civico” ma ha anche fatto un consistente sconto sul canone prevista per l’occupazione di suolo pubblico. Da 513mila a 101mila euro grazie all’applicazione del “coefficiente moltiplicatore di occupazione suolo pubblico pari allo 0,20”. L’evento, inoltre, può contare anche sul sostegno di Regione Lombardia che ha messo a disposizione 200mila euro.

Quale sia l’interesse civico di un evento di questo tipo è la domanda che tanti cittadini e diverse associazioni si stanno ponendo in questi giorni. Il “Milano Monza motor show” si presenta infatti come un evento che -al netto degli slogan green– mette al centro un modello urbanistico e di mobilità anacronistico e problematico caratterizzato dall’uso di spazi pubblici occupati perennemente da auto in sosta, strade congestionate dal traffico con conseguenti livelli elevati di inquinamento atmosferico e acustico. Un modello particolarmente “stonato” in una città dove -secondo le stime del rapporto “La sicurezza stradale nelle città di Legambiente- nel 2019 si sono verificati 7.974 incidenti sulle strade urbane che hanno provocato 29 morti. A questi occorre sommare i 289 incidenti che si sono verificati sulle strade extraurbane che hanno causato il decesso di altre cinque persone.

Già l’anno scorso l’evento aveva suscitato la protesta di 36 organizzazioni ambientaliste cittadine che, ancora una volta, avevano lanciato un appello al sindaco Giuseppe Sala e alla Giunta per cambiare approccio: “Sempre meno auto private, più spazio alle persone, a partire dai minori, dagli anziani e dalle persone con disabilità; sempre più spostamenti con veicoli a emissioni realmente zero, sempre più condivisi, collettivi, silenziosi e sicuri”, si legge nel comunicato firmato (tra gli altri) da Legambiente, Fiab, Fridays for Future. Per rendere le città sostenibili, sicure e vivibili –ricordavano i Genitori antismog- occorre diminuire il tasso di motorizzazione privata non incoraggiarlo con iniziative che vanno in contraddizione con le linee guida del Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) approvato dallo stesso Comune nel 2020. Ricordando inoltre come Palazzo Marino abbia sottoscritto la Carta di Aalbord (la Carta delle città europee per uno sviluppo durevole e sostenibile).

La decisione di applicare un forte sconto sull’occupazione di suolo pubblico a favore di una rassegna automobilistica appare ancora più immotivata se si pensa che da anni cittadini e cittadine sono mobilitati per chiedere la realizzazione di una pista ciclabile sul Ponte della Ghisolfa nel quadrante Nord-Ovest della città, un’infrastruttura che potrebbe realmente favorire un modello di mobilità più sostenibile e meno inquinante, oltre a migliorare la sicurezza per centinaia di persone che ogni giorno attraversano il ponte in bicicletta o in monopattino. La richiesta di realizzare una pista ciclabile -avanzata dai cittadini nel bilancio partecipativo del 2018- langue ancora nei cassetti degli uffici tecnici del Comune. Il motivo? “Servono risorse economiche e di tempo per trovare soluzioni alle problematiche emerse nelle verifiche tecniche”, aveva spiegato a inizio maggio in Consiglio Comunale l’assessora alla Mobilità, Arianna Censi. Lo sconto di quasi mezzo milione di euro per il “Milano Monza motor show”, deliberato dalla Giunta appena due mesi prima, porta anche la sua firma.

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