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L’impronta del Mammut sui bambini che crescono ai piedi delle “Vele”

Lo striscione “Non arrendetevi al male. Mai!” svetta sul porticato dove si trova il centro territoriale Mammut di Scampia - Nicola della Volpe

A Scampia sorge un centro sotto uno strano porticato a sei colonne che ricorda le forme del mastodonte. Dalla ciclofficina ai laboratori di studio e musica, fino ai corsi per insegnanti: un polmone di attività decisivo per il quartiere di Napoli

Tratto da Altreconomia 267 — Febbraio 2024

Da diciassette anni si ripete la stessa storia -raccontano Chiara Ciccarelli e Giovanni Zoppoli, tra i fondatori del Centro territoriale Mammut-: arriviamo con l’acqua alla gola e dobbiamo inventarci un modo per recuperare le risorse per far sopravvivere un luogo del quartiere ormai essenziale per i bambini, le bambine e le loro famiglie”.

Siamo nel cuore della periferia Nord di Napoli, a Scampia, dove sorge una vasta piazza dominata da un moderno portico alto dieci metri, decorato da tre file di dodici colonne. Questa struttura è un esempio di architettura popolare dai contorni bizzarri e senza uno scopo preciso. Piazza Giovanni Paolo II (già piazza Grandi Eventi) è stata ultimata con il colonnato nel 2007, dopo varie segnalazioni e proteste dei cittadini, perché era presidiata da spacciatori. Il simbolo del quartiere sono le famigerate “Vele”, gli immensi condomini pluripiano abitati, in emergenza post-terremoto dell’Irpinia, prima che potessero essere completate. Chi vive il quar

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