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Diritti

L’esercito salverà il mondo

Napoli farà scuola. Di fronte all’emergenza rifiuti, alla prepotenza della camorra, all’insipienza di una classe politica locale incapace di ascoltare il sapere ambientalista in tema di trattamento del ciclo dei rifiuti, insomma di fronte a un’evidente impasse del sistema democratico,…

Napoli farà scuola. Di fronte all’emergenza rifiuti, alla prepotenza della camorra, all’insipienza di una classe politica locale incapace di ascoltare il sapere ambientalista in tema di trattamento del ciclo dei rifiuti, insomma di fronte a un’evidente impasse del sistema democratico, ecco la soluzione: un plenipotenziario che decide tutto da solo e l’esercito schierato a difesa delle discariche e degli inceneritori (che sono parte del problema e non della soluzione, ma si fa finta di non saperlo). E’ la ricetta del governo Berlusconi, sposata subito dall’opposizione (nella persona del ministro ombra Realacci, un tempo considerato ambientalista).
Napoli farà scuola, perché l’impasse democratica è assai diffusa: basta pensare alle grandi opere fermate dalle popolazioni, alla gestione immobiliarista delle città (cioè alla cementificazione del territorio) e alle proteste che genera nel paese, o alla cosiddetta emergenza ebrei (rom) brandita da politici e media. La risposta giusta è e sarà la stessa: esercito schierato (la proposta di La Russa è stata per il momento accantonata ma tornerà buona) e inasprimento delle pene, come previsto dal terrificante pacchetto sicurezza.

Sono soluzioni vecchie come il mondo e non potranno che fallire, facendo pagare a tutti un altissimo prezzo: la riduzione – di lungo periodo – di libertà e diritti. Ricorderemo a lungo la data del 21 maggio 2008: è iniziata la fase davvero autoritaria della spompata e assai poco autorevole democrazia italiana.

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