Una sinergia a dir poco controversa, quella tra il gigante petrolifero italiano Eni e Delek Group, una delle più grandi aziende energetiche israeliane. Delek Group, infatti, figura nella lista nera della Nazioni Unite delle società che operano nei Territori Palestinesi occupati illegalmente. Eppure, lo scorso aprile, l’azienda fossile italiana ha siglato un accordo di fusione con la britannica Ithaca Energy, con sede nella città scozzese di Aberdeen, ma per l’89% di proprietà proprio di Delek Group.
La relazione con Ithaca Energy si pone come obiettivo la produzione nel Mare del Nord di oltre 100mila barili di petrolio al giorno a breve termine e di oltre 150mila entro il 2030. L’ennesima conferma della volontà dell’azienda di continuare con il suo “business as usual” fossile a danno del clima e dell’ambiente, in questo caso aggravata dal rapporto con una società, Ithaca Energy, i cui proventi del 2023, oltre 350 milioni di dollari, sono stati trasferiti quasi interamente a Delek Gr