Diritti
La sicurezza dei rom
Perfino il commissario europeo Franco Frattini è costretto a riconoscerlo: “La prima preoccupazione delle popolazioni rom europee – ha detto alla conferenza sui rom in corso a Roma – è la loro sicurezza personale a causa del crescente sentimento di…
Perfino il commissario europeo Franco Frattini è costretto a riconoscerlo: “La prima preoccupazione delle popolazioni rom europee – ha detto alla conferenza sui rom in corso a Roma – è la loro sicurezza personale a causa del crescente sentimento di pregiudizio e di intolleranza”. Frattini, pochi mesi fa, è stato oggetto di una censura formale da parte del parlamento europeo per una sua intervista dai contenuti molto sbrigativi sui metodi da utilizzare di fronte al fenomeno migratorio: si era nel pieno della “caccia ai rom” e Frattini, da buon politico, non perse l’occasione per partecipare alla gara della sparata.
Stavolta ha scelto una linea più riflessiva, forse aiutato dal contesto (un convegno molto serio e molto importante, a quanto pare), e ha finalmente affrontato il tema della sicurezza in modo razionale. Durante il convegno romano alcuni rappresentanti delle popolazioni rom e sinti hanno definito “disperata” la loro situazione, segnalando il peggioramento avvenuto negli ultimi mesi, a forza di campagne politiche e di stampa, sgomberi, espulsioni, provvedimenti vessatori.
Siamo a pochi giorni dal “giorno della memoria” dedicato allo sterminio nei lager nazisti di ebrei, rom, omosessuali e minoranze varie e l’Europa si trova ad affrontare il suo eterno razzismo verso gli zingari: fra le tante cose, servirebbe a quetso punto una controcampagna politica e informativa sugli zingari, le periferie e la questione della sicurezza. Dovrebbero occuparsene quelle stesse istituzioni che negli ultimi mesi hanno soffiato sulle braci del razzismo latente. Frattini non può cavarsela con una frase, e con lui dovrebbero agire sindaci, leader di partito, ministri. Non serve nemmeno fare nomi, li conosciamo tutti.