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Diritti / Opinioni

La riforma del sistema Schengen e il ritorno dei confini dentro l’Europa

© BruAguiló - Fotomovimento

La Commissione europea punta a resuscitare gli accordi di riammissione tra Stati Ue, eludendo il divieto di non respingimento. La rubrica di Gianfranco Schiavone

Tratto da Altreconomia 246 — Marzo 2022

Per molte e fondate ragioni il “sistema Schengen”, l’insieme di norme che hanno permesso di creare la libera circolazione dentro l’Unione europea, è stato lungamente criticato; va però ricordato che l’Europa è profondamente cambiata in meglio grazie alla libera circolazione. Viaggiare e vivere tra diversi Paesi Ue è infatti divenuta una realtà ordinaria per milioni di europei. Nonostante ciò la continua cupa ossessione del controllo dei confini, anche interni, che agita la politica europea del momento, rischia di produrre seri arretramenti persino in relazione a questa evoluzione storica avvenuta nel continente. A fine dicembre 2021 la Commissione europea ha inviato al Parlamento una proposta di regolamento (COM 2021 891 final) con la quale propone una revisione del Codice frontiere Schengen ovvero del Regolamento (EU) 2016/399. Si propone che “quando le autorità nazionali incaricate dell’applicazione della legge di uno Stato membro fermano cittadini di Paesi terzi in sog

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