Cultura e scienza / Recensioni
La pagina dei librai (da Altreconomia 250)
Le recensioni di luglio e agosto 2022 sono a cura di Tomo, una libreria indipendente, inclusiva e sperimentale nata nel 2010 nel quartiere di San Lorenzo a Roma. È nata da un gruppo di appassionati, per lavoro e per curiosità, di libri e di scienza che volevano dare un luogo fisico alla divulgazione e all’editoria scientifica
Le recensioni di luglio/agosto 2022 sono a cura di Mattia Fiorillo di Tomo. Una libreria indipendente, inclusiva, sperimentale: un luogo di incontro nel quartiere San Lorenzo, in via degli Etruschi 4/14, a Roma. Tomo è nata nel 2010 da un gruppo di appassionati, per lavoro e per curiosità, di libri e di scienza e volevamo dare un luogo fisico alla divulgazione e all’editoria scientifica. Negli anni il gruppo è cresciuto ed è diventato sempre più variegato: medici, matematici, fisici, artisti, registi, scrittori, critici, psicologi, fumettisti, giornalisti e architetti. Tomo è diventata sempre di più, di anno in anno, un polo culturale del quartiere.
Romanzo
L’ossessione di Jean Deichel
Un libro che inizia con “A quel tempo, ero pazzo” e mantiene premesse narrative e promesse stilistiche. Quello dello scrittore francese Yannick Haenel per metà è un romanzo picaresco, urbano, comico; per l’altra metà, un racconto e un’indagine sulla monomania creativa, sulla possibilità sempre viva che un’idea fissa deformi la realtà e ce la renda quasi complice. È un’illusione, ma le ossessioni sono così, sono una festa e una malattia. Questo romanzo (che ha vinto il Prix Médicis nel 2017) lo sa e lo mostra: il protagonista, Jean Deichel, che immaginiamo girare per Parigi con la sua immensa sceneggiatura “The Great Melville” -un malloppo di ben settecento pagine dedicato all’autore di “Moby Dick”- nella tracolla, cerca chi possa produrre il suo film e chi, tra gli incompresi e gli estromessi, lo conforti nella sua visione che non c’è fedeltà più alta e incomprensibile di quella verso un’unica ossessione.
Tieni ferma la tua corona, Yannick Haenel, Neri Pozza, pag. 268, 18 euro
Atmosfere orientali
Un giorno e una notte a Seoul
Seoul ad agosto sembra Roma: noia, paranoia e caldo. In un giorno e una notte alla ricerca di qualcuno, Ayami sembra una sognatrice lucida dilettante: c’è sempre un’apparizione in attesa dietro la sua coda dell’occhio, e se guarda una seconda volta nello stesso punto non trova quello che ha lasciato prima di battere le palpebre. Ayami ha ventotto anni, ha appena concluso il suo ultimo turno nell’unico teatro per non udenti della capitale coreana, che sta chiudendo per sempre, e si prepara all’ennesimo lavoretto: fare da guida a uno scrittore straniero di polizieschi che visiterà Seoul. È soprattutto l’atmosfera a caratterizzare questo romanzo breve: per una volta ci sembra di soffrire più dei personaggi, che per quanto stanchi e angosciati nel sogno galleggiano -e in un sogno sembrano vivere-, mentre il lettore è sballottato a ogni angolo di strada, a ogni nuovo incontro.
Notti invisibili, giorni sconosciuti, Bae Suah, Add, pag. 162, 18 euro
Testimoni inattendibili
Romanzo polifonico
Di trama è qui forse inutile parlare, per quanto le maglie sono tese e strette. I personaggi fuggono e si rincorrono tra i Paesi Baschi e Parigi, tra quartieri di spaccio e ospedali psichiatrici, tra musei e commissariati. Si rincorrono anche dentro e fuori dal libro, e potrà capitare, a lettrici e lettori, di innamorarsi di un personaggio inventato da un altro personaggio, di commuoversi per questo svelamento come fosse una morte, e di tornare poi ancora una volta, stranamente, a credere. Gorane è solo la prima che sentiamo pensare e parlare: nel corso di questo romanzo incredibilmente polifonico, seguiremo Jokin, i genitori (che parlano in coppia), uno scrittore francese, poliziotti che redigono verbali. E poi Germana, che appare e scompare come la Maga di Cortàzar. Il narratore c’è, ma lascia la voce ai suoi personaggi, ai suoi testimoni inattendibili, a Gorane che insegue il gemello Jokin fuggito a Parigi: l’inizio di tutto.
La mischia Valentina Maini, Bollati Boringhieri, pag. 512, 18,50 euro
Sette titoli da non perdere
- Ferdydurke, Witold Gombrowicz, Il Saggiatore
- L’ombra e la grazia, Simone Weil, SE
- Parla, ricordo, Vladimir Nabokov, Adelphi
- Elogio del bar, Goliarda Sapienza, Elliot
- Questa vita tuttavia mi pesa molto, Edgardo Franzosini, Adelphi
- Tre per un topo, Toti Scialoja, Quodlibet
- L’uomo dei dadi, Luke Reinhardt, Marcos y Marcos
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