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Diritti

LA FLAGRANZA DIFFERITA…

LA FLAGRANZA DIFFERITA “Distratti dalla libertà”, oltre che il titolo del pamphlet che ho pubblicato a luglio 2003, è ora anche una rubrica su Altreconomia, dedicata al tema dei diritti civili e dell’ondata autoritaria che stiamo vivendo. Mese per mese,…

LA FLAGRANZA DIFFERITA

“Distratti dalla libertà”, oltre che il titolo del pamphlet che ho pubblicato a luglio 2003, è ora anche una rubrica su Altreconomia, dedicata al tema dei diritti civili e dell’ondata autoritaria che stiamo vivendo. Mese per mese, cercherò di cogliere e commentare notizie, fatti, leggi, insomma tutti quei segnali che devono farci temere per la tenuta delle nostre garanzie costituzionali. Questo articolo è uscito sul numero di novembre 2003.

Questa è la storia di Ciro, entrato in carcere di lunedì, uscito di martedì e diventato suo malgrado un caso mediatico, senza però che i media cogliessero il cuore della sua vicenda. Ciro è un tifoso del Napoli e sabato 20 settembre era allo stadio di Avellino nella tragica serata costata la vita a un tifoso, caduto da una tettoia. Dopo l’incidente decine di teppisti – molti mascherati – scesero infuriati sul campo di gioco e si scatenarono contro poliziotti e carabinieri, costretti a una fuga davvero poco marziale. Anche Ciro si ritrovò sul campo di gioco: lui dice perché era l’unica via di fuga; la polizia è convinta che abbia partecipato all’aggressione. Il gip l’ha liberato poche ore dopo il fermo. All’uscita da Poggioreale, davanti a decine di giornalisti Ciro si è sfogato: “Se fossi stato un delinquente, avrei fatto trascorrere le 36 ore e non mi avrebbero più potuto arrestare. Invece la polizia mi ha trovato a casa, ed è intervenuta con un blitz come quando si deve compiere un arresto importante…”

Ciro è stato arrestato in base a una normativa speciale, che ha introdotto la cosiddetta flagranza differita. In sostanza si è esteso fino a 36 ore – limitatamente alla violenza negli stadi – il concetto di flagranza, cioè la facoltà concessa dalla Costituzione (articolo 13) alle forze di polizia di privare un cittadino della libertà personale senza un provvedimento della magistratura (è l’unica eccezione prevista: serve per bloccare chi viene colto sul fatto mentre compie un reato). La nuova norma è sottile e insidiosa. Il concetto stesso di flagranza differita è una spericolata elaborazione (si può ‘cogliere qualcuno sul fatto’ 36 ore dopo il fatto?), e soprattutto mette fra parentesi le garanzie che può dare un atto motivato (e si spera meditato) della magistratura, per favorire un’azione più immediata e incontrollata delle forze di polizia. La flagranza differita è un cuneo inserito nella legislazione che tutela i diritti civili. E’ entrata nel codice quest’anno, per decreto e senza il dibattito allargato che avrebbe meritato. All’indomani degli incidenti avvenuti a Roma il 4 ottobre, un sindacato di polizia ha chiesto l’estensione della flagranza differita a tutti i tipi di manifestazione… Il cuneo si allargherà?

Lorenzo Guadagnucci

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