Una voce indipendente su economia, stili di vita, ambiente, cultura
Finanza / Opinioni

La battaglia d’Oriente sul risparmio gestito

© Alexander Mils - Unsplash+

Rimane poco spazio all’Occidente improduttivo dalla crescita della Borsa indiana e dell’economia cinese la cui egemonia si rafforza collezionando i debiti ai Paesi poveri. La rubrica di Alessandro Volpi

Tratto da Altreconomia 278 — Febbraio 2025

La finanza globale sta conoscendo un profondo cambiamento di alcune delle sue prospettive. La Borsa dell’India è diventata nel 2024 la seconda al mondo per raccolta di fondi tramite capitale azionario, alle spalle soltanto delle Borse americane. In particolare l’indice S&P Bse Sensex è composto da trenta titoli che sono quasi interamente nelle mani di grandi fondi di gestione del risparmio domiciliati in India: una straordinaria ricchezza finanziaria in grado di replicare il modello delle Big Three statunitensi.

È possibile così che proprio la Borsa indiana diventi il riferimento del risparmio di buona parte dei Paesi emergenti che non vogliono rivolgersi ai listini americani. In questo senso, l’India potrebbe costituire, per i Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) e non solo, un mercato finanziario alternativo a quello cinese, dove tendono a essere rappresentate soltanto le società di Stato. Il mondo sta riscoprendo le sue dimensioni e la battaglia per il ri

Per accedere a questo contenuto abbonati o acquista la rivista in digitale

Hai già acquistato la rivista o sei abbonata/o? Accedi per usufruire dei contenuti.

Newsletter

Iscriviti alla newsletter di Altreconomia per non perderti le nostre inchieste, le novità editoriali e gli eventi.


© 2025 Altra Economia soc. coop. impresa sociale Tutti i diritti riservati