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Il report di RiVolti ai Balcani sulla mancata accoglienza in Bosnia ed Erzegovina

Dall’emergenza artificiale ai campi di confinamento finanziati dall’Unione europea. Aggiornamenti dalla rotta balcanica a sette mesi dall’incendio di Lipa. La rete RiVolti ai Balcani presenta il nuovo dossier sulla situazione delle persone in transito. Appuntamento online il 14 luglio alle 18.30

Mercoledì 14 luglio alle ore 18.30, in diretta sulla pagina Facebook della rete RiVolti ai Balcani, verrà presentato il dossier di denuncia e informazione “Bosnia ed Erzegovina, la mancata accoglienza”.

L’ultima pubblicazione a cura della rete vuole far luce sulle gravi carenze del sistema di accoglienza bosniaco che porta migliaia di persone, migranti e richiedenti asilo bloccati alle porte dell’Unione europea, a vivere in condizioni estreme. Una situazione alimentata da scelte politiche gravissime dell’Unione europea.

Il dossier analizza la situazione del cantone Una Sana divenuto, fin dal maggio 2018, il crocevia di chi percorre la rotta per la sua posizione geografica a ridosso del confine croato. Nonostante gli ingenti finanziamenti dell’Unione europea degli ultimi anni (88 milioni di euro tra 2018 e 2021), i posti di accoglienza in centri collettivi sono rimasti di poche migliaia, le strutture hanno standard inadeguati e sono spesso degradate ed insicure. A maggio 2021, secondo l’Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim), il numero di migranti e richiedenti asilo presenti nei diversi campi era di 3.242. Numeri bassissimi se si pensa che, sempre secondo l’Oim, a fine aprile 2021, erano 3.220 i migranti che vivevano in accampamenti informali, al di fuori di qualsiasi struttura di accoglienza.

Il confinamento in strutture degradate e l’abbandono a loro stessi di gran parte dei migranti presenti sono le caratteristiche strutturali della “non-gestione” da parte del governo bosniaco del fenomeno migratorio.

All’interno del dossier -in uscita proprio il 14 luglio, liberamente scaricabile dal sito di Altreconomia– RiVolti ai Balcani formula diverse raccomandazioni all’indirizzo delle istituzioni dell’Unione europea, oggi impegnate a bloccare, ad ogni costo, i migranti alle frontiere esterne con la correlata necessità di creare campi in cui confinare le persone: una politica irresponsabile capace di generare solamente una situazione di costante conflitto e ingovernabilità.

Interverranno alla diretta in rappresentanza delle autrici e degli autori del dossier: Anna Brambilla, Anna Clementi, Diego Saccora e Gianfranco Schiavone. Modera Duccio Facchini (direttore di Altreconomia).

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