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Il modello di MondoMangione: un commercio equo a tutto tondo

Il banco frigo dedicato a formaggi e salumi nella nuova bottega di MondoMangione inaugurata a novembre 2022 in via Tolomei 7 (zona Acquacalda) © Mondo Mangione

A novembre 2022 la cooperativa che unisce consumatori e produttori della provincia di Siena si è trasferita in una nuova sede. Che non vuole essere solo un punto di vendita e consumo ma anche luogo per educare al consumo critico

Tratto da Altreconomia 255 — Gennaio 2023

La nuova casa di MondoMangione è fuori dal centro storico di Siena, in zona Acquacalda. Sulla parete chi la abita si è descritto così: “La cooperativa che unisce consumatori e produttori del territorio”. L’idea di spostare la bottega in questo immobile di quasi trecento metri quadrati, un ex circolo Arci chiuso da quasi dieci anni, è maturata tra i soci lavoratori e i volontari del consiglio d’amministrazione a partire dall’autunno del 2021.“Quello di prima era un contenitore troppo piccolo e ‘vecchio’, mentre questo è il nostro sbocco naturale, un punto di partenza come gruppo di persone che lavorano insieme”, racconta Valentina Pascucci, presidente di MondoMangione. La nuova sede fotografa l’evoluzione della cooperativa, che a Siena ha aperto nel 2004 la prima bottega del commercio equo e solidale ma oggi è diventata un hub di progetti, che spaziano dall’autoproduzione al rafforzamento delle filiere contadine locali, continuando ovviamente a occuparsi anche della distribuzione di prodotti fair trade.

“Abbiamo uno splendido banco frigo, che non abbiamo mai avuto. E poi le celle dove possiamo stoccare tutto ciò che è deperibile”, racconta Valentina. La novità dello spazio è soprattutto una cucina (dove lavora un’altra Valentina, che prepara ogni giorno un menù prevalentemente vegetale con un piatto di carne ogni giorno) da servire in sala -sono 16 i coperti allestiti- o da vendere come gastronomia da asporto.

“L’elemento centrale in cucina sono le verdure dell’OrtoMangione”, spiega la presidente di MondoMangione. Il riferimento è al primo progetto di autoproduzione, l’orto avviato nell’estate del 2019, in località Montalbuccio e gestito con il modello di Comunità che supporta l’agricoltura (Csa), dall’inglese Community supported agricolture. Le famiglie socie pre-finanziano le lavorazioni e ricevono ogni settimana una cassetta. “Il progetto agricolo cresce ed è in grado di sostenere anche il punto vendita: ci vogliono sette minuti per arrivare qui con le verdure appena raccolte”, sorride Valentina.

A Montalbuccio c’è anche il forno a legna dove si cuoce il Pane dell’orto, altro progetto di autoproduzione avviato nel 2021 (lo raccontiamo nel nostro libro “Pane buono”): oltre ai soci abbonati, anche i clienti del negozio possono trovare le pagnotte di miscuglio evolutivo di cereali tradizionali coltivati con metodo biologico nella campagna senese. “In questo modo, la bottega può trainare la crescita di questi progetti in cui crediamo molto. Tra i clienti della gastronomia e del piccolo ristoro ci sono persone che ci conoscono ma almeno una buona metà sono nuovi frequentatori”. Con l’apertura del nuovo spazio i dipendenti della cooperativa in tutti i settori, compresi orto e forno, sono passati da sei a nove.

La corte esterna vista del negozio © Mondo Mangione

Ma riavvolgiamo il nastro: l’11 marzo 2022 MondoMangione ha presentato il suo progetto alla città, nel corso di un’assemblea pubblica. Il nuovo spazio era già stato individuato e così anche il budget per poterlo ristrutturare, rispondendo alle esigenze della cooperativa. L’investimento stimato era pari a 200mila euro: per raccoglierli, invece di chiedere un mutuo, la scelta è caduta su una campagna di capitalizzazione sociale, offrendo ai soci sovventori una remunerazione annuale del capitale investito. Quelli che hanno partecipato sono una settantina, più di un decimo della base sociale. Il contratto è stato firmato a maggio. Tra la fine luglio e metà ottobre 2022 sono andati avanti i lavori di ristrutturazione e quindi l’allestimento, nel frattempo ci si è aperti al quartiere: “Negli anni Ottanta l’ex circolo Arci era stato immaginato come una sorta di ‘piazza’ coperta, un centro di aggregazione che era rivolto in particolare a chi vive nel vicino quartiere di edilizia residenziale pubblica. Questo ‘sogno’, rimasto inespresso, vorremmo realizzarlo noi”, spiega la presidente. Per questo, prima dell’inaugurazione ufficiale a metà novembre 2022, lo spazio è stato aperto con una festa per il quartiere, invitando con un volantinaggio gli abitanti a pulire insieme il piazzale, che era abbandonato, e a piantare i fiori. C’erano una quarantina di persone.

Valentina, la cuoca che gestisce il punto ristoro e la gastronomia © Mondo Mangione

La partecipazione è stata un elemento chiave nella pianificazione del nuovo spazio, grazie alla collaborazione tra MondoMangione e Officina Solidale, associazione di promozione sociale nata dall’iniziativa di alcuni gruppi d’acquisto solidale di Siena e provincia, che gestisce lo spazio polifunzionale al primo piano della struttura. Nella sala al piano terra, tra gli scaffali, una bacheca presenta gli eventi e i corsi in programma. “Abbiamo circa 170 soci -racconta la presidente, Maria De Nicola-. Crediamo ci sia ancora bisogno di educare al consumo critico, perché prevale la rincorsa al prezzo più basso, senza capire chi paga i costi occulti, e il risparmio è diventato il mantra della pubblicità. Inoltre, il commercio online ha allargato le ‘frontiere’ dell’acquisto non consapevole”. Tra i primi appuntamenti, il 2 dicembre Giuseppe Tartaglione, medico e socio di Officina Solidale, ha presentato il suo libro “Il cibo ci salverà” (Altreconomia, 2020). “La prima parte dell’incontro si è tenuta tra gli scaffali del punto vendita”, ricorda Maria. La cultura della salubrità e della sostenibilità lì è a portata di mano.

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