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Hacking Team e gli interessi di Regione Lombardia

La finanziaria guidata e diretta dall’ente presieduto da Roberto Maroni detiene il 26,03% del capitale dell’azienda milanese travolta dalla pubblicazione di documentazione e contratti riservati con Paesi antidemocratici. E una mail dell’agosto 2014 dimostra che il rappresentante di Finlombarda sapeva che Hacking Team "studiava" i concorrenti attraverso materiale violato da altri

Regione Lombardia è proprietaria di un pezzo importante di Hacking Team, l’azienda milanese specializzata in “sicurezza informatica non tradizionale” che è stata pesantemente attaccata nei giorni scorsi. Dalla documentazione di HT sono emersi contratti con Paesi come il Sudan, la Libia e l’Etiopia. Il coinvolgimento della Regione è confermato da quel 26,03% di capitale sociale della HT Srl detenuto -per meno di 60mila euro- da una partecipata di Finlombarda Spa, la finanziaria dell’ente guidato da Roberto Maroni, che si chiama Finlombarda Gestioni Sgr Spa.
 
La Sgr non ha però solo quote societarie di HT Srl e un consigliere di amministrazione come rappresentante, ma, come già denunciato oltre un anno fa dall’organizzazione londinese “Privacy International” (PI), ha generosamente sostenuto le avventure del fondatore e presidente David Vincenzetti. “Durante la nostra ricerca -scriveva infatti PI in una missiva indirizzata anche a Maroni- abbiamo scoperto che la Hacking Team ha ricevuto fondi dalla Regione Lombardia. Nel 2007 la Hacking Team ha ricevuto 1,5 milioni di euro da due capital venture funds. Uno dei fondi, Finlombarda Gestioni SGR Spa (FGSGR), ha come unico azionista Finlombarda Spa, una agenzia finanziaria pubblica il cui unico azionista è la Regione Lombardia”. Circostanza problematica dato che Finlombarda -come ricordato da PI- “crea, definisce e gestisce servizi finanziari per conto della Regione Lombardia, accomunando i profitti della Hacking Team insieme alle finanze pubbliche della Regione”.
 
Ma non è soltanto la presenza della finanziaria di Regione Lombardia nella società a destare oggi un “nuovo” interesse, quanto alcune delle mail pubblicate da Wikileaks nei giorni scorsi. In particolare una dell’agosto 2014, spedita da Vincenzetti -che sul Corriere ha auspicato l’arresto di Julian Assange- ad alcuni destinatari, tra i quali spicca proprio il “responsabile dell’attività di venture capital” di Finlombarda Gestioni SGR, Alberto Trombetta. In quei giorni l’attenzione era catalizzata da quella che i giornali definirono una “paradossale inversione di ruolo”: “gli hacker di Stato” erano stati infatti “violati”. Allora si trattava di “FinFisher, uno dei principali produttori di software-spia per Stati e agenzie” e non di Hacking Team. Ma Vincenzetti è comunque molto interessato al materiale “violato” e il 10 agosto ne fa infatti cenno ai suoi partner: “Buongiorno a tutti, Il nostro ex-real-competitor e’ stato hackerato pesantemente, ci sono centinaia di megs di dati disponibili da una settimana che abbiamo scaricato e stiamo studiando. Tecnologicamente sono parecchio indietro, commercialmente invece no […]”. Dunque anche i vertici di HT cercavano di avvantaggiarsi attraverso materiale sottratto da altri ai concorrenti e ne rendevano edotti persino i soci-investitori. Tra i destinatari della comunicazione, come detto, c’era infatti l’indirizzo di Trombetta, il quale ha poi lasciato la carica di consigliere di HT a Federico Pasotti (sempre Finlombarda).


(I soci di HT Srl)
 
Sull’opportunità che la “finanziaria” regionale lombarda investa in soggetti della natura e comportamento di HT Srl -con buona pace dell’oggetto sociale che parla di “ethical hacking”- e che uomini di punta della SGR partecipata al 100% da Finlombarda vengano a conoscenza delle “pratiche commerciali” del team di Vincenzetti, è materia che verrà (forse) chiarita nelle sedi opportune.
 
Sedi che farebbero bene ad approfondire un altro aspetto, e cioè i recentissimi contatti tra il team di Vincenzetti e i "soci finanziari" della HT Srl. Risale al giugno scorso infatti la corrispondenza con Finlombarda Gestioni Sgr Spa e Innogest Sgr Spa a proposito della stipula di un patto para sociale. Un passaggio del “patto” riguardava curiosamente l’eventuale cessione del 100% della società a terzi -definita “Exit”-, “nel momento in cui ci siano previsioni di chiusura di esercizio 2015 attendibili”. Avevano anche ipotizzato tre potenziali advisors per l’operazione: Banca Leonardo, GP Bullhound o Mooreland and Partners. 
 
L’ultima corrispondenza che coinvolge anche Trombetta risale al 29 giugno scorso. Una settimana più tardi Hacking Team è “saltata”. Ma ancora oggi Finlombarda Spa non ha preso alcuna posizione pubblica sull’accaduto.

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