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Un antropologo nella finanza: hackerare il sistema per cambiarlo
Brett Scott -attivista e giornalista- racconta la sua esperienza da insider della finanza, offrendo ai lettori un accesso privilegiato al mondo finanziario, ricco di aneddoti e di riflessioni scanzonate. Senza deflettere dall’obiettivo di trasformare il sistema
“Perché ci sono così tanti documenti sulle contraddizioni fondamentali del capitalismo, ma così pochi progetti di una banca alternativa?”. Brett Scott, sudafricano, e il suo libro, sono così: rigorosi ma molto user friendly, tecnici ma senza peli sulla lingua. “La Guida eretica alla finanza globale” è un libro che offre una prospettiva inedita e straordinariamente vivace su tematiche spesso considerate ostiche. Nasce da un’esperienza di “osservazione partecipante” nelle fila nemiche: il giovane Brett Scott, dopo gli anni di formazione, tra il Sudafrica e Cambridge passa infatti due anni nel mondo della finanza a Londra, sviluppando una nuova attività di intermediazione finanziaria proprio nel bel mezzo della grande crisi, mischiandosi a broker, trader e “gente in completo scuro”.
Tutto il libro è informato da questa doppia visione. Scrive Scott nel terzo capitolo: “Immergersi in culture che sostengono credenze diverse (dalle proprie, ndr) rompe l’equilibrio della nostra mente, introducendo punti di riferimento conflittuali che creano dissonanze cognitive. Questo è ben noto nell’antropologia postmoderna, ma anche in altre discipline: ad esempio, negli anni 70, l’agente infiltrato Joseph Pistone (alias Donnie Brasco) si infiltrò così tanto nella mafia che ne incorporò la struttura cognitiva. Sviluppò un’identità personale discontinua, come un doppio agente che occupa mondi alternativi in stile camaleontico”.
Il nostro grande capo soleva gridare spesso: “Vendi lo sfrigolio, non la salsiccia!”. Un modo di dire che per vendere prodotti finanziari non è necessario capire come funzionano
Si arriva così all’hackeraggio del concetto stesso di barriera culturale: “Tenere i piedi in due mondi e alterare la struttura dei propri pensieri al fine di accogliere ed esplorare punti di vista anche conflittuali. La propria mente cerca naturalmente di creare principi ibridi e si iniziano a scoprire linee di frattura e scambi di argomenti. È questo, forse, sta alla base del diventare un eretico, come lo descriveva Tommaso d’Aquino: uno che riesce a guadagnarsi l’accesso ai dogmi e che contemporaneamente li sovverte. Questo è diventare un hacker della cultura”.
Il termine “hacking” è stato spesso ridotto, nel linguaggio comune, a una forma di effrazione dolosa, normalmente nell’ambito informatico. Ma per Scott l’ethos dell’hacker è qualcosa di molto più ampio del violare un computer: “L’hacking è un’azione che combina un gesto di ribellione con un atto di ri-cablaggio creativo”. Infatti, per tornare alla domanda iniziale, Scott invita gli “attivisti della giustiza economica” a sporcarsi le mani: per indirizzare il denaro verso progetti di finanza sociale e ambientale piuttosto che verso attività speculative distruttive è necessario superare le contraddizioni che l’uso di strumenti non ancora del tutto “etici” può generare, considerandoli dei “cavalli di Troia”.
Le conclusioni illuminano sul lascito della guida: “Il mio libro preferito sulla finanza […] si chiama Moby Dick. Ripercorre la storia di Ishmael, che si unisce a un gruppo eterogeneo d’investitori azionari non diversificati, ma energici, che sono alla ricerca di una balena bianca. Non sono nemmeno sicuri se la balena esista o se sia solo una proiezione della loro immaginazione. Se non potete leggere che un solo un capitolo, leggete quello intitolato ‘Pesce Legato e Pesce Libero’. Si concentra sui titoli di proprietà. Chiunque spende energia lanciando il proprio arpione nella balena può sostenere di possederla. Se il colpo va a segno, è un Pesce Legato. Se va a vuoto, è un Pesce Libero. Il capitolo termina con la frase: ‘E tu, lettore, che altro sei, se non un pesce libero e un pesce legato assieme?’ […] forse è questo il punto. La finanza è un insieme di strumenti, tecniche e relazioni interconnesse, in attesa di essere hackerato. Come diceva Erich Fromm, ‘la creatività richiede il coraggio di lasciar andare le certezze’. Quindi va’ in alto mare, Ishmael. Fallo e basta”.
in dettaglio
COME CONSULTARE LA GUIDA ERETICA ALLA FINANZA GLOBALE
“La Guida Eretica è un menù degustazione, contenente vari e interessanti approcci alla riformulazione del sistema finanziario, e di tanto in tanto anche io mi sono riletto per seguire i miei stessi consigli”. Così spiega Brett Scott, “ecologista urbano” e giornalista, che in quest’opera intraprende audaci “esplorazioni antropologiche della finanza e di altri aspetti dei sistemi economici”.
La guida è divisa in tre parti. La prima riguarda l’esplorazione del sistema: ovvero conoscere empaticamente le sfumature dei sistemi e ottenerne l’accesso. La seconda invita al sabotaggio: cioè trovare, in modo ribelle e provocatorio, delle vulnerabilità nei sistemi e renderle pubbliche. La terza -nella pura prospettiva hacker– è di costruzione creativa: quindi cercare di ricombinare gli elementi dei sistemi per creare qualcosa di nuovo. Per fare questo una delle figure giuste è quella dell’imprenditore-attivista: “I radicali con abilità pratiche sono una minaccia allo status quo di qualsiasi sistema economico. Combinano il pragmatismo con l’idealismo, lavorando a modelli robusti ma snelli, che incorporano principi che ispirano e stimolano le persone a pensare e agire in modo diverso”. Per usare una metafora efficace: “L’attuale regime (è) come un giardino ‘pubblico’ con un pericoloso livello di monocoltura, lisciviazione del suolo, e pieno di scarichi tossici di fertilizzanti sintetici. Una vibrante comunità di costruttori di alternative vi getterà dentro una bomba di semi, scrivendo rapidamente progetti, mischiandoli con l’esistente, con l’obiettivo di creare folli ed avvincenti cluster di flora finanziaria”.
Il capitolo conclusivo è un’esplosione di proposte: in particolare Scott propone diverse versioni “sexy” della cultura cooperativa: che, a ben pensarci, potrebbe essere alla base di una rete di start up autofinanziate, dell’economia collaborativa e della sharing economy, del movimento open source e di Creative Commons, del timebanking. L’appello è a mettere insieme persone con culture diverse e a darsi obiettivi operativi: ad esempio costruire un hedge fund specializzato in finanziamenti realmente alternativi. “Guida eretica alla finanza globale. Come cambiare dall’interno il sistema finanziario”, Brett Scott. Prefazione dell’autore all’edizione italiana. Con un intervento di Andrea Baranes, di Fondazione Finanza Etica, 256 pagg., 14,00 euro. In libreria e su altreconomia.it da metà maggio.
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