Altre Economie / Varie
Gran turismo responsabile
A piedi in Armenia o “in libertà” verso l’Umbria, tra enogastronomia, buon vino e ospitalità. Una raccolta di proposte e di microvacanze dall’estate a fine anno
Alcuni degli itinerari presenti sul catalogo di Zeppelin, tour operator vicentino, sono da fare “in libertà”. “Definiamo così -racconta Elena Riatti- quei tour che non prevedono né gruppo né accompagnatore, ma un viaggio svolto in autonomia, con il nostro supporto logistico e organizzativo”. Nel caso di un trekking in libertà, ad esempio, il viaggiatore “dovrà raggiungere in autonomia il punto di partenza, ma troverà tutti gli hotel prenotati, e una persona incaricata di trasportare il suo bagaglio.
Lui o lei, intanto, potrà camminare da solo utilizzando la cartografia messa a disposizione da Zeppelin. L’assistenza ‘in remoto’ è attiva 7 giorni su 7, durante tutto il viaggio”. L’opzione “in libertà” riguarda tanto viaggi a piedi e in bici quanto itinerari di viaggiamondo (culturali, avventurosi), garantendo -specifica Elena- “maggiore flessibilità di date”. Si può partire (praticamente) in ogni momento.
Fino al 15 novembre, ad esempio, è possibile “incamminarsi” tra Spello e Spoleto, per un viaggio di 7 giorni alla scoperta dell’Umbria enogastronomica: “Una combinazione di trekking tra bellissimi paesaggi e facili passeggiate tra le strade medievali di Assisi, Spello e Perugia”, condita da degustazioni -di vino a Montefalco, terra del Sagrantino, di salumi a Norcia- e dalla visita a un frantoio.
Oltralpe, invece, Zeppelin -che fa parte dell’Associazione italiana turismo responsabile, www.aitr.org– ha realizzato un nuovo itinerario (classificato come medio-facile) tra i borghi dall’Alta Provenza, un percorso di 7 giorni tra villaggi arroccati e profumi -è inevitabile- di lavanda. Si parte (da St Michel l’Observatoire, Comune di poco più di mille abitanti all’interno del parc naturel régional du Luberon, che ospita il più grande osservatorio astronomico d’Europa) ogni giorno fino al prossimo 31 ottobre.
Sono otto, invece, i giorni che servono a chi volesse conoscere a piedi la Grecia, dal Monte Olimpo al mar Egeo. Si parte da Salonicco, e il costo del viaggio include anche il noleggio di un’auto (cat. B) per una settimana. “Per quanto riguarda l’ospitalità, ci appoggiamo a piccole realtà che lavorano in loco, privilegiando strutture non di catena, ma a conduzione familiare” sottolinea Elena Riatti di Zeppelin. Visitare la Grecia, così, diventa un modo per sostenere i greci di fronte alla crisi, un po’ come il Nepal (vedi box a pagina 34) è una metà possibile per chi volesse “muovere” l’economia del Paese stravolto dal terremoto della primavera 2015.
Poco più a Nord della Grecia, Viaggi Solidali (http://viaggisolidali.it) propone un itineario in un Paese fuori dalle mappe turistiche, l’Albania. Qui, alberi di agrumi, ulivi e vigneti ricordano a chi arriva dall’Italia che a separarci è solo uno stretto braccio di mare. Dieci giorni nel “Paese delle Aquile” permettono di conoscere la ricchezza culturale (dall’architettura di Tirana al parco archeologico di Butrinto, patrimonio Unesco) e naturalistica (la costa selvaggia tra Saranda a Valona, ad esempio) albanese. Per offrire un accompamento adeguato e preparato, Viaggi Solidali collabora con il Centro di cultura albanese di Torino: la “guida” dei tour è Benko Gjata, il direttore (la prossima partenza è fissata per l’11 agosto).
Guarda a Est (dell’Italia) anche una proposta last minute di Walden, tour operator di turismo responsabile che sul sito internet indica chiaramente il proprio dna: www.waldenviaggiapiedi.it. Il 30 luglio parte dall’Italia un gruppo diretto a Yerevan, in Armenia, adatto a persone particolarmente allenate: l’itinerario viene realizzato per la prima volta nel 2015, nell’anno che ricorda il primo centenario dal genocidio degli armeni da parte dell’impero ottomano, e per undici giorni si muove sugli altipiani del Paese tra i 1.000 e 2.500 metri, salendo ripetutamente oltre i 3.500. Si raggiungono, infatti, le cime dell’Azhdahag, del Spitakasar (la montagna di ossidiana, con i suoi riflessi grigiastri) e dell’Aragatz. Enormi coni vulcanici, alle cui basi si trovano comunità pastorali che convivono con una natura maestosa (e una cultura millenaria, di antica tradizione cristiana). Oltre alle guide locali, il tour sarà accompagnato anche da una guida ambientale italiana di origini armene, impegnata da molti anni nel turismo responsabile nel Paese.
Il progetto più importante per l’estate 2015 di Walden è però un altro, e si chiama “L’Occitania a Pè”. Si tratta -racconta Manuela Zanchi- di “un grande progetto creativo di comunicazione e ricognizione territoriale, ‘L’Occitania a piedi, dalle Valli Occitane in Piemonte alla Val d’Aran in Catalunya’. Lo promuove La Chambra d’òc, un’associazione culturale che raggruppa soggetti che lavorano i prodotti della terra, che operano nell’artigianato, che vivono di turismo, che si occupano della rinascita linguistica e culturale delle Valli occitane d’Italia” (sono 13 quelle dove l’occitano è riconosciuto come lingua minoritaria, www.chambradoc.it). Tutto il cammino prevede un percorso di 1.322 chilometri, con (ben) 63 tappe dalle Alpi ai Pirenei. Chi parte il 21 agosto da Vinadio (CN) affronterà la prima parte del viaggio, fino a Sisteron, camminando per 10 giorni. Il 19 settembre, invece, è in programma una seconda partenza, per affrontare la seconda parte del percorso, in Provenza.
Chi avesse “corso” (o camminato) troppo durante l’anno, fosse alla ricerca di relax e non avesse troppi giorni a disposizione, invece di prenotare un volo low cost verso un capitale europea può scegliere una microvacanza che rispetti l’ambiente. Una proposta interessante è quella di Viaggi e miraggi, “giù nel Piceno”. Quattro giorni alla scoperta dei paesaggi suggestivi tra Ascoli e Offida, guidati dall’accoglienza locale alla scoperta dei suoi prodotti tipici. Su tutti, senz’altro il vino, anche perché l’itinerario è organizzato con Terroir Marche, una rete con 11 cantine biologiche associate, nato dandosi (per statuto) gli obiettivi di promozione e valorizzazione “della vitivinicoltura biologica/biodinamica marchigiana, la difesa del territorio e dei beni comuni, la diffusione di culture e pratiche per una economia sostenibile e solidale” (www.terroirmarche.com). Sono gli agriturismi di Terroir Marche ad ospitare i turisti.
Se invece vi stuzzica l’idea di varcare l’Oceano, Four Seasons (www.viagginaturaecultura.it) può accompagnarvi dai Maya. In dodici giorni (dal 4 al 16 agosto) in Guatemala avrete l’opportunità di conoscere quelli che vivono nelle pittoresche cittadine del Paese centroamericano, e di incontrare -a Tikal, la più estesa tra le città Maya, che conserva più di 4.000 monumenti nel cuore della foresta del Petén- i segni dell’antica civiltà.
Un’altra microvacanza, in riva al mare, è quella de “Il volo della rondine”, un’associazione di Oggiono (LC) che promuove vacanze naturali e alimentazione consapevole, e che d’estate si sposta in Cilento, in un campeggio nei pressi di Marina di Camerota (SA), letteralmente a cento passi dal mare (www.ilvolodellarondine.it). A fianco del campeggio, invece, c’è la pineta demaniale, che “da sola rappresenta una straordinaria possibilità di escursione naturalistica”, “un’oasi dove è gradevole inoltrarsi per un momento di relax nel rispetto della natura grazie alle passerelle realizzate dall’Ente Parco per permettere la fruizione dell’area senza danneggiamenti”.
Chi avesse voglia di una microvacanza in quota, e adatta ai bambini (dai 4 anni in su), può invece guardare alla proposta della Compagnia dei Bambini, marchio (e progetto) della Compagnia dei Cammini (www.cammini.eu).
Per l’estate del 2015, il programma prevede quattro giorni a cavallo di Ferragosto sull’Appennino tosco-emiliano, per di raccontare le “Avventure del Gufo”, “nella valle dove l’acqua fa la spuma”, cioè la selvaggia valle del Dolo, e “dove le tracce dei briganti diventano orme di sasso e passi nella notte”, perché qui camminava chi dall’Emilia doveva raggiungere la Toscana e il mare. Oltre a vivere quattro giorno in una natura incantavole, in quota s’impara anche (e fin da piccoli) la sostenibilità e la cura del gruppo: l’acqua calda al rifugio San Leonardo -un bivacco con otto posti letto e cucina, ma si dorme in tenda- è fornita dai pannelli solari, e “la doccia può anche essere calda se a turno riusciamo a utilizzarla con parsimonia”. —
Il Nepal si rialza
“In Nepal non si va in estate, perché le pioggie rendono scivolosi i sentieri del trekking, e poi ci sono le sanguisughe. In Nepal noi andremo ad ottobre, il viaggio in programma è confermato”. Così Renzo Garrone di Ram Viaggi “risponde” a quanti, oggi, dopo il terribile terremoto del 25 aprile 2015, sono inclini a cancellare i tour nel Paese himalayano, perché “sarà tutto distrutto”. “Il turismo è la prima fonte di valuta: ritengo che portare soldi in Nepal, oggi, sia buona cosa” continua Garrone. “L’importante è che la terra non continui a tremare, perché per il momento ci sono continue scosse di assestamento (anche l’11 giugno, ndr)”. L’itinerario -in programma dal 24 ottobre all’8 novembre, info su ramviaggi.it– parte dalla valle di Katmandu, “un luogo straordinario, con 7 siti UNESCO concentrati in un’area di appena 50 chilometri. Almeno 3 sono centri storici importanti, e poi ci sono i conventi” racconta Garrone. Oltre a visitare questi luoghi, i viaggiatori di Ram potranno conoscere alcuni progetti legati agli organismi di commercio equo, ma anche realtà che lavorano con bambini di strada. “Si mangia in famiglia: questo viaggio è comunanza e frequentazione intensa -conclude Garrone-: la ‘quota di solidarietà’ prevista nel costo del viaggio verosimilmente andrà a qualche realtà impegnata nella ricostruzione post-terremoto. ‘Ci stiamo rialzando’ ci han detto i nostri partner”.