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Altre Economie / Varie

Dal Gas al grappolo

Una “federazione delle buone pratiche” dei gruppi di acquisto nasce attorno a Malnate, in provincia di Varese. Nove i produttori coinvolti —

Tratto da Altreconomia 161 — Giugno 2014

A quaranta chilometri dalla piastra dell’Expo c’è la prova che nutrire il territorio, promuovendo diritti, è davvero possibile. È il caso del gruppo di acquisto solidale “Pom da Tera” (http://pomdatera.altervista.org) di Malnate (Varese) e della rete di solidarietà che ha immaginato e realizzato insieme ad altri tre Gas della zona.
Per raggiungere il paese da Milano tocca attraversare i cantieri aperti della Pedemontana lombarda. L’appuntamento con Cristina, Loredana e Olinto è in via Fratelli d’Italia 3, davanti alla piccola insegna del Gas, apposta sul muro della palazzina comunale. È una sede provvisoria, messa a disposizione dall’amministrazione locale. Fondatori del gruppo nel 2008 (diventato associazione tre anni più tardi), i gasisti di “Pom da Tera” (66 soci, 30 produttori, un venduto che si aggira intorno a 40mila euro l’anno) hanno deciso di dar vita a quella che a loro piace definire una “rete di solidarietà sociale tra consumatori e piccoli coltivatori locali”. Si chiama “Progetto Grappolo” (http://grappolo.altervista.org) ed è una sorta di federazione delle buone pratiche dei gruppi di acquisto solidali prossimi a Malnate che pone al centro prodotti locali -soprattutto verdura di stagione- e diritti.
I fornitori locali portano al Gas di Malnate i propri prodotti e i ragazzi dell’associazione La Finestra (che si occupa “dell’inserimento sociale dei disabili”, http://lafinestra.malnate.org) -accompagnati da un tutor- si preoccupano di ordinarli e confezionare le cassette in vista del ritiro dei soci dei gruppi di acquisto.
“È un’idea che abbiamo sempre avuto -racconta Loredana- dato che il nostro obiettivo come Gas non è mai stato soltanto quello di spuntare un buon prezzo ma guardare al nostro territorio”. Le maglie della rete solidale del Grappolo sono semplici, come la filiera. Anche i soci del Gas Officina (Varese), Ven-Gas (Venegono) e Gas Olona (Vedano Olona) hanno aderito al progetto, grazie alla collaborazione attiva del Distretto dell’economia solidale di Varese (des.varese.it). “Settimanalmente -spiega Cristina- ogni produttore invia la lista dei prodotti disponibili, in modo tale che i soci possano formulare i loro ordini secondo il paniere”. Fatto ciò, il Grappolo rispedisce ai produttori gli ordini. E ogni venerdì mattina, dalle 9 alle 10, questi consegnano le cassette cumulative presso la sede di Pom da Tera. In questo momento entrano in gioco i ragazzi dell’associazione La Finestra. Ai soci è riservata la fascia oraria tra le 18 e le 19 del venerdì, periodo nel quale possono prelevare le cassette.
I produttori coinvolti al momento sono nove. Dalle confetture e mostarde (e non solo) della cooperativa sociale “Oasi Il mosaico” di Guanzate (Va) alla catalogna, insalata e rapanelli dei Mirtilli di Bregazzana (Va). Dal piccolo coltivatore bio di Biorama (Albiolo, Como) alla cooperativa sociale di Venegono Superiore “Il giardino del sole”. E poi i salumi o i formaggi di capra dell’azienda Trevisan, di Arcisate, o le uova della Prateria, questa volta di Malnate. Chiudono il cerchio gli ortaggi biodinamici coltivati da il Sorbo rosso (Canegrate, Milano), il miele dell’Apicoltura Frattini di Varese, gli asparagi di Giacomo Mazza (Cantello, Varese) e la frutta e verdura di Pratinfiore, di Cassano Magnago (VA).
Il progetto è partito a marzo. Il monte acquisti ha segnato una crescita progressiva, giungendo ai 450 euro circa della giornata della mia visita. “Le cassette confezionate sono all’incirca una trentina -spiega Olinto- ma puntiamo a raggiungere tutti i nostri potenziali 120 gasisti dei quattro gruppi”. —

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