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Madeleine Baran. La strage dimenticata

Madeleine Baran è una reporter investigativa e autrice di “In the dark”. Grazie al podcast ha contribuito a far sì che la Corte suprema statunitense annullasse la condanna a morte di un uomo nero nel Mississippi; ha svelato gli abusi sessuali da parte del clero nell’arcidiocesi di St. Paul e di Minneapolis e le inadempienze della polizia nell’indagare sulla violenza incontrollata nelle istituzioni di salute mentale gestite dallo Stato americano © Archivio The New Yorker

Nella serie podcast “In the dark” la giornalista fa luce per la prima volta sul massacro del 19 novembre 2005 nella città irachena di Haditha, dove i marines americani uccisero 24 civili indifesi dopo la morte di un commilitone

Tratto da Altreconomia 275 — Novembre 2024

Il 19 novembre 2005, nella cittadina di Haditha in Iraq, 24 civili, uomini, donne e bambini furono uccisi da una squadra di marines americani. La vittima più giovane aveva solo tre anni, quella più anziana 76. Nemmeno una persona è andata in carcere per quella strage. Quella mattina, l’esplosione di un ordigno improvvisato uccise un marines e ne ferì altri due, mentre viaggiavano su un convoglio di quattro Humvee.

Subito dopo, la squadra di dieci militari guidata dal sergente Frank Wuterich sparò a cinque uomini che si stavano dirigendo in taxi verso un college a Baghdad. Poi, nel giro di poche ore, i marines entrarono in tre case vicino al luogo dell’incidente e ammazzarono quasi tutte le persone che si trovavano all’interno. Quasi vent’anni dopo, la giornalista Madeleine Baran insieme al team del podcast “In the dark”, prodotto dalla testata americana The New Yorker, ha deciso di tornare a indagare su questo caso. Un lavoro investigativ

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