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Un appello in vista delle prossime elezioni

© Guillaume Perigois, unsplash

Per essere forte una democrazia ha bisogno di politici all’altezza delle sfide del presente. E di cittadini che vadano a votare. Nessuno si salva da solo. La rubrica di Pierpaolo Romani

Tratto da Altreconomia 269 — Aprile 2024

L’8 e il 9 giugno prossimi andranno al voto i residenti del 47% dei Comuni italiani e tutti saremo chiamati alle urne per il rinnovo del Parlamento europeo. Questo appuntamento elettorale arriva in un momento storico particolarmente delicato. A fronte degli attuali e concreti problemi nazionali (aumento delle disuguaglianze, della povertà e del deficit pubblico) e internazionali (guerre, stragi di innocenti, ripresa del mercato degli armamenti, crisi climatica) si assiste alla crescita dell’astensionismo elettorale e della sfiducia nella politica cui si somma la ridotta disponibilità di tante donne e uomini a candidarsi per ricoprire un ruolo politico, a partire dal livello locale. In sintesi è la democrazia a essere in difficoltà. Esposta a una serie di rischi tra cui quello di possibili infiltrazioni criminali, come hanno denunciato diversi procuratori generali in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.

Per questo motivo, Avviso Pubblico e Libera hanno lanciato un appello alle candidate e ai candidati alle prossime elezioni. “​Perseguire l’interesse generale, il bene della comunità e la promozione dei diritti e dei doveri di cittadinanza di ciascuno è il faro che in una democrazia deve guidare l’agire politico”, scrivono le due organizzazioni. Ricordando come la politica -intesa come servizio- debba essere “autorevole, credibile e responsabile agli occhi dei cittadini”, capace di analizzare i problemi e proporre delle soluzioni concrete.

Chi si candida, a livello locale come europeo, concludono Avviso Pubblico e Libera, deve essere non solo una persona di specchiata onestà, ma anche “competente e responsabile”. Ed è a loro che viene chiesto di mettere in pratica 11 impegni concreti, a partire da quello di inserire la lotta alle mafie e alla corruzione tra i punti principali del proprio programma elettorale e organizzare iniziative pubbliche sul tema.

L’elenco continua con le richieste di rendere trasparenti le fonti di finanziamento e l’impiego dei fondi durante la campagna elettorale; di proporre la redazione e l’approvazione di un codice di autoregolamentazione dei consiglieri comunali e regionali e dei parlamentari europei, in materia di legalità e trasparenza; di impegnarsi per promuovere e sostenere, anche finanziariamente, progetti formativi per i dipendenti pubblici, per studenti e studentesse; di favorire l’accesso agli atti e a promuovere l’utilizzo di strumenti e linguaggi che consentano ai cittadini di conoscere e comprendere con facilità i contenuti e le motivazioni delle scelte politico-amministrative assunte; di istituire assessorati alla legalità e alla trasparenza; di costituire parte civile i propri Comuni nei processi; di utilizzare per fini sociali e istituzionali i beni confiscati a mafiosi e corrotti.

Sono 11 gli impegni che Avviso Pubblico e Libera propongono con il loro appello ai candidati e alle candidate alle prossime elezioni amministrative ed europee di giugno

A livello europeo, l’appello di Avviso Pubblico e Libera chiede a chi si candida di adoperarsi per istituire una commissione parlamentare che si occupi di prevenzione e contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata; di creare una rete europea di amministratori pubblici impegnati nella lotta alle mafie e alla corruzione e un forum della società civile. L’ultimo appello è rivolto a cittadini e cittadine, con l’invito ad andare a votare. Il voto, come previsto dalla Costituzione, è prima di tutto un dovere civico. Una democrazia forte ha bisogno di politici all’altezza delle sfide attuali nonché di cittadini attenti, consapevoli e partecipi. Nessuno si salva da solo.

Pierpaolo Romani è coordinatore nazionale di “Avviso Pubblico, enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie

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