Diritti
Un calcio alla credibilità
La vicenda di Alessandro Perugini è davvero emblematica. Vice capo della digos di Genova all’epoca del G8 genovese, è diventato un uomo simbolo – in senso deteriore – per le celebri immagini che lo riprendono mentre sferra un calcio a…
La vicenda di Alessandro Perugini è davvero emblematica. Vice capo della digos di Genova all’epoca del G8 genovese, è diventato un uomo simbolo – in senso deteriore – per le celebri immagini che lo riprendono mentre sferra un calcio a un ragazzino, inginocchiato, sanguinante per il pestaggio appena subìto e in stato di fermo. L’arresto del minorenne, oltretutto, è stato del tutto arbitrario: stava partecipando ad un sit in, ed è stato invece accusato di avere lanciato oggetti contro gli agenti.
Perugini e i suoi colleghi, ovviamente, non sapevano che c’era una telecamera a riprendere la scena. Per il processo seguito a questo episodio, come si legge sotto, il pm ha chiesto due anni e tre mesi (qualche mese fa Perugini aveva concordato con il ragazzo il pagamento di un risarcimento di qualche decina di migliaia di euro).
Perugini è imputato anche in un altro processo, relativo ai maltrattamenti inflitti ai detenuti nella caserma di Bolzaneto. In primo grado è stato condannato a due anni e quattro mesi; l’iter giudiziario sarà però interrotto fra pochi mesi dalla prescrizione.
In questo quadro, il dottor Perugini continua a lavorare in polizia e dopo il G8 di Genova – come altri dirigenti imputati – è stato addirittura promosso. Diventa difficile, di fronte a scelte del genere, compiute dall’amministrazione di polizia con il placet della politica, parlare di credibilità delle istituzioni e di preminenza del bene pubblico.
(ANSA) – GENOVA, 16 OTT – Il Pm Francesco Albini Cardona ha chiesto la condanna a 2 anni e 3 mesi di reclusione per Alessandro Perugini all’epoca dei fatti del G8 vice capo della Digos di Genova, il funzionario di polizia immortalato dalle foto mentre sferra un calcio al ragazzo di Ostia con il volto tumefatto. Il pm ha anche chiesto la stessa pena per Antonio Del Giacco, 2 anni e 1 mese per Sebastiano Pinzone e 1 anno e 8 mesi ciascuno per Enzo Raschella’ e Luca Mantovani, tutti agenti di polizia. Il ragazzo, Marco Mattana, all’epoca minorenne, fu picchiato in corso Barabino e subi’ diversi traumi e ferite ad un occhio ed alle palpebre.