Diritti
L’economia delle armi
Un dossier di "Mosaico di pace" per capire l’impatto dell’economia armata
Quanto spazio occupa, nell’economia italiana, il settore armiero? Quanto si produce, si investe, si muove intorno alle armi nelle industrie, banche e finanze pubbliche del nostro paese? Il mensile “Mosaico di pace” dedica il dossier del numero di luglio a “L’economia, le armi, l’Italia”: un viaggio nelle armi e nei (tanti) soldi che ci sono dietro.
Nell’editoriale “L’economia delle armi”, Rosa Siciliano traccia la mappa di quello che si muove intorno alle armi nell’industria, nella finanza e nell’economia italiana. In un ampio approfondimento dal titolo “Progetti folli”, il coordinatore della Rete Italiana per il Disarmo, Francesco Vignarca, fa il punto sul progetto F35-JSF e sul coinvolgimento dell’Italia. Giorgio Beretta (di Unimondo.org) spiega, dati ufficiali alla mano, “L’anello forte” che alimenta la catena della produzione armiera: nonostante la crisi mondiale, l’esportazione militare italiana regge e, anzi, cresce grazie alle esportazioni verso le zone di maggior conflittualità del pianeta: il Nord Africa e il Medio Oriente. Giorgio Beretta con Chiara Bonaiuti (Os.C.Ar. di Ires Toscana) in “Le grandi protagoniste: le banche” fanno un bilancio delle direttive, della trasparenza e delle operazioni degli istituti di credito in materia di finanziamento all’industria militare e servizi al commercio di armamenti. Infine Gianni Alioti (Ufficio Internazionale Fim-Cisl) in una dettagliata analisi dal titolo “Armi e lavoro” smentisce con dati e numeri l’assioma “più armi più lavoro” e mostra come la riconversione delle industrie belliche non solo è una strada percorribile ma anche vantaggiosa.
Il pdf del dossier può essere richiesto gratuitamente alla redazione di Mosaico di pace inviando una mail a info@mosaicodipace.it – Un articolo in anteprima è già disponibile a questa pagina